Corteggiare può essere un’arte


Oggi voglio riproporvi un post di quasi due anni fà… qualcuno di voi lo avrà già letto e commentato… ma secondo me questo tema è sempre attuale… e ovviamente senza età! ☺

Piano piano, passo dopo passo, un corteggiamento delicato, un amore immenso!

Con dolcezza le aveva accarezzato la mente, aveva giocato con la sua intelligenza, apprezzandone e stuzzicandone la curiosità, lodandola quel tanto che basta da non sembrare esagerato, ponendo domande, ma con cura, senza dar l’impressione di voler sapere. Voleva conoscerla, ma non spaventarla. Voleva che lei lo apprezzasse per quello che lui era, non per la sua bellezza, non per il suo fascino, ma per il suo grande cuore, la sua anima pura, il suo immenso amore.

Il suo intento era quello di farsi conoscere, ma con cautela, un pezzettino alla volta. Era paziente lui, non aveva fretta, e così metteva una frase quà una frase là, piccoli sprazzi di una vita, piccole notizie, a volte pezzi di vita forti, sui quali intavolavano lunghi e profondi discorsi. La spronava a dire la sua opinione, e lei non si tirava mai indietro.

E così lui l’apprezzava ancora di più, e lei non lo circuiva con dolci parole o frasi di circostanza, non gli dava necessariamente sempre ragione, manteneva le sue posizioni, e a lui piaceva quel suo avere sempre una risposta, un’opinione propria, su qualsiasi argomento senza indorare la pillola o preoccuparsi di accondiscendere per farsi apprezzare. Schietta e sincera, a volte spiritosa lui non cercava di meglio. Se lui lavorava per entrare nel cuore di lei, lei senza saperlo aveva già catturato il suo per sempre.

Non si era imposto in maniera prepotente, non era stato invandente o ossessivo, aveva mantenuto un contegno gentile, educato, quasi d’altri tempi,

rispettando le regole che egli stesso si era autoimposto. Regole ferree ed educate, mai sopra le righe, mai troppo esplicito, ma sempre presente.

Gentile, romantico, pieno di premure, come la goccia che intacca la roccia o l’acqua che leviga la pietra, aveva fatto in modo di essere una presenza costante al suo fianco. Si era insinuato nel suo cuore

dolcemente, piano piano, passo dopo passo, dapprima amici, poi pian piano confidenti, e per finire amanti.

Un amore nato piano piano, giorno dopo giorno, giocando, scherzando, prendendosi seriamente e anche in giro, dolcemente, tastando il terreno con piccole frasi diventate pian piano sempre più insistenti, s’è appropriato del suo cuore, fino a dividere il proprio con lei, fino a far di due cuori un’anima sola.

Perchè corteggiare è un’arte

che non s’impara a scuola,

nonostante sembra ci sia questa specie di manuale, io sono dell’idea che non esistono libri in grado di spiegare come corteggiare e conquistare una donna, non può essere che ogni uomo segua alla lettera un manuale, chi ne facesse uso perderebbe in partenza! Ogni donna è un essere differente da un’altro, ogni donna ha i suoi desideri, i suoi punti deboli, le sue forze, e l’uomo, deve essere spontaneo, sè stesso, sincero, e sì, perchè no, a volte magari anche un pò goffo e ridicolo, ma solo così sarà unico! Si renderà speciale agli occhi di colei che vuol conquistare.

Mio modesto parere, ma si accettano critiche ovviamente 🙂

In ogni modo, una volta che il corteggiamento avrà ottenuto quanto sperato, per mantenere la relazione sempre viva e piena di emozioni, desideri, amore e gioie, dovrete continuare a corteggiare la vostra donna costantemente, senza mai darla per scontata, non farle mai mancare la dolcezza dei primi tempi, e farla sempre sentire al centro del vostro universo come lei dovrà fare con voi.

Laura

16 risposte a “Corteggiare può essere un’arte”

  1. Il corteggiamento è un’arte vera e propria, e più la donna e difficile da conquistare e più ti avvicini all’opera, si d’arte.

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    1. Grazie per il tuo commento. È vero le conquiste difficili da raggiungere danno la soddisfazione più grande

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      1. Io gioco sempre a carte scoperte e questo mi frega 🙄

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      2. Copri le carte, come a poker.

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      3. Ma il bluff può essere un’arma a doppio taglio

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      4. E vero, per questo si deve giocare a carte coperte, e più adrenalinico

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      5. Insomma. Secondo me si prendono più fregature

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      6. Non è detto… secondo me, son meglio le carte scoperte fin dall’inizio che correre il rischio di scoprire quel che non ci aggrada quando è troppo tardi. 😘

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  2. Forse per una donna e meglio coperte

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    1. Se ci riferiamo al corteggiamento, ovvio che sì. In questo caso sono all’antica e sono sempre dell’idea che il primo passo spetta all’uomo. Ma una volta che l’uomo ha fatto capire chiaramente le sue intenzioni che senso ha giocare a carte coperte?

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      1. Esatto, all’inizio c’è il mistero, ma poi che senso ha?
        Che poi, se guardate il mio blog, io sono un libro aperto e quindi credo che sia impossibile per me cambiare. Altri suggerimenti?

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      2. Per me, in ogni caso, non è importante chi faccia il primo passo

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      3. Quello che senti, altri suggerimenti nisba

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      4. Hai ragione, è impossibile cambiare.

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