Dicono di…


Cambiare identità per non morire

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Questo racconto, thriller con sfumature rosa, mette sul piatto della bilancia la precarietà della vita. O meglio, la precarietà di una condizione che non si è scelta ma si è costretti a subire.

Elisa, rimasta vedova con un figlio piccolo, ritrova l’amore in Jason. La famiglia si allarga e nasce Elisa, prima, e Tommy, poi.

Un’ombra però incombe sulla serenità di una vita condotta con onestà e ha le fattezze di Nico, il primo figlio di Elisa, amato e desiderato esattamente come gli altri.

Non sono molto d’accordo con il detto secondo il quale la mela non cade lontano dall’albero ma in questo caso sono smentita. Nico segue le orme del padre, morto in circostanze misteriose, e l’ascesa al successo é veloce e priva di ostacoli. Almeno fino ad un certo punto.

Quanto vale la felicità in una vita? Molto.

Mi si può dire che per essere felici bisogna ottenere una serie di altre cose (soldi, carriera, status sociale…). Eppure si può essere felici anche senza, mentre non è affatto scontato che, una volta ottenute, si conquisti anche la felicità.

Questo romanzo mi fa riflettere in questo senso.

La scrittura è fluida e convincente e la spruzzata di rosa pareggia i conti con un destino che sembra segnato.

Dopo averlo letto mi direte quanti punti ha preso la felicità nella vostra classifica delle cose importanti.

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#recensionivelocidilibri
#libridaleggere #bookstagram #ioleggo #leggeresempre #leggerechepassione

Devo ringraziare di cuore la bookblogger letto gustato consigliato per la bellissima recensione fatta al mio romanzo.

Grazie di cuore

Laura

Un filo invisibile


Ma poi cos’è amare?

Sentirsi legati da un filo invisibile.

Sentire il cuore prigioniero anche se non ha catene.

Sentirsi parte di un altro essere che non ha con te un legame di sangue, ma che ti entra dentro e ti scorre nelle vene.

Sentirsi al sicuro da tutte le tempeste.

Sentirsi protetti perchè in due si è più forti.

Sentire il bisogno di essere sinceri, di confidarsi di aprire il proprio cuore.

Non sentirsi mai soli perchè c’è sempre qualcuno su cui poter ciecamente contare.

Amare, donare, donarsi.

Amare non è cercare solitudine, non è cercare approvazione ma comprensione.

Amare è tanto, è tutto, è vita, è gioia e dolore, felicità e timore.

Amare è essere sinceri, fidarsi, non nascondere e non nascondersi.

Amare è sentire costantemente il desiderio di vedersi, sentirsi, parlarsi, sfiorarsi, baciarsi.

Non servono catene per trattenere un cuore.

Nè imposizioni per trattenre una persona al tuo fianco.

Se c’è amore reciproco, verrà sempre tutto spontaneo.

Laura

Tic tac


Tic tac, Tic tac

Il tempo è tiranno

Il tempo è inganno

Tic tac, Tic tac

Rintoccano i secondi con un suono noioso

Che mi entra nel cervello e non mi da riposo

Tic tac, Tic tac

Non misuro il tempo, io, non porto orologio

Lo voglio come mio alleato sopratutto quando son mogio

Tic tac, Tic tac

Spesso è troppo

E altre volte è volato

Non senti il rumore della sabbia nella clessidra

Quella sabbia silenziosa che misura lo stesso lo scorrere della vita

Tic tac, Tic tac

Come un oggetto prezioso e d’immenso valore

Il mio tempo lo regalo volentieri alle persone che ho dentro al cuore

Laura

Corteggiare può essere un’arte


Oggi voglio riproporvi un post di quasi due anni fà… qualcuno di voi lo avrà già letto e commentato… ma secondo me questo tema è sempre attuale… e ovviamente senza età! ☺

Piano piano, passo dopo passo, un corteggiamento delicato, un amore immenso!

Con dolcezza le aveva accarezzato la mente, aveva giocato con la sua intelligenza, apprezzandone e stuzzicandone la curiosità, lodandola quel tanto che basta da non sembrare esagerato, ponendo domande, ma con cura, senza dar l’impressione di voler sapere. Voleva conoscerla, ma non spaventarla. Voleva che lei lo apprezzasse per quello che lui era, non per la sua bellezza, non per il suo fascino, ma per il suo grande cuore, la sua anima pura, il suo immenso amore.

Il suo intento era quello di farsi conoscere, ma con cautela, un pezzettino alla volta. Era paziente lui, non aveva fretta, e così metteva una frase quà una frase là, piccoli sprazzi di una vita, piccole notizie, a volte pezzi di vita forti, sui quali intavolavano lunghi e profondi discorsi. La spronava a dire la sua opinione, e lei non si tirava mai indietro.

E così lui l’apprezzava ancora di più, e lei non lo circuiva con dolci parole o frasi di circostanza, non gli dava necessariamente sempre ragione, manteneva le sue posizioni, e a lui piaceva quel suo avere sempre una risposta, un’opinione propria, su qualsiasi argomento senza indorare la pillola o preoccuparsi di accondiscendere per farsi apprezzare. Schietta e sincera, a volte spiritosa lui non cercava di meglio. Se lui lavorava per entrare nel cuore di lei, lei senza saperlo aveva già catturato il suo per sempre.

Non si era imposto in maniera prepotente, non era stato invandente o ossessivo, aveva mantenuto un contegno gentile, educato, quasi d’altri tempi,

rispettando le regole che egli stesso si era autoimposto. Regole ferree ed educate, mai sopra le righe, mai troppo esplicito, ma sempre presente.

Gentile, romantico, pieno di premure, come la goccia che intacca la roccia o l’acqua che leviga la pietra, aveva fatto in modo di essere una presenza costante al suo fianco. Si era insinuato nel suo cuore

dolcemente, piano piano, passo dopo passo, dapprima amici, poi pian piano confidenti, e per finire amanti.

Un amore nato piano piano, giorno dopo giorno, giocando, scherzando, prendendosi seriamente e anche in giro, dolcemente, tastando il terreno con piccole frasi diventate pian piano sempre più insistenti, s’è appropriato del suo cuore, fino a dividere il proprio con lei, fino a far di due cuori un’anima sola.

Perchè corteggiare è un’arte

che non s’impara a scuola,

nonostante sembra ci sia questa specie di manuale, io sono dell’idea che non esistono libri in grado di spiegare come corteggiare e conquistare una donna, non può essere che ogni uomo segua alla lettera un manuale, chi ne facesse uso perderebbe in partenza! Ogni donna è un essere differente da un’altro, ogni donna ha i suoi desideri, i suoi punti deboli, le sue forze, e l’uomo, deve essere spontaneo, sè stesso, sincero, e sì, perchè no, a volte magari anche un pò goffo e ridicolo, ma solo così sarà unico! Si renderà speciale agli occhi di colei che vuol conquistare.

Mio modesto parere, ma si accettano critiche ovviamente 🙂

In ogni modo, una volta che il corteggiamento avrà ottenuto quanto sperato, per mantenere la relazione sempre viva e piena di emozioni, desideri, amore e gioie, dovrete continuare a corteggiare la vostra donna costantemente, senza mai darla per scontata, non farle mai mancare la dolcezza dei primi tempi, e farla sempre sentire al centro del vostro universo come lei dovrà fare con voi.

Laura

da “Una mamma per amica” a… Gilmore girls


Chi di voi ha seguito la serie “una mamma per amica”?

io l’ho guardata tutta, mi piaceva tantissimo. Lorelai e Rory  le adoravo! La follia dolcissima di una mamma che è dovuta crescere in fretta per badare alla sua figlioletta,

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la genialità della figlia, quel suo amare i libri e la lettura

per tutta la serie le ho viste crescere insieme in quella cittadina piena di gente un pò strampalata ma simpatica,

images  STARS HOLLOW… , ma esisterà veramente?? certo che deve essere bello crescere in un posto del genere…

ho seguito le loro storie d’amore, Luke, il burbero Luke, sempre con quel suo cappellino in ogni occasione luke-lorelai-una-mamma-per-amicache pur di non perdere Lorelay avrebbe anche fatto a piedi fino in capo al mondo, o l’avrebbe seguita in qualsiasi disastro avrebbe voluto cacciarsi.

E il distacco tra le due quando Rory è andata al college… ricordo ancora il materasso caricato sul furgoncino di Luke… simpatiche casiniste.

E il conflitto con i genitori di Lorelai, snob e acida la mamma, bonaccione il papà, nonni innamorati entrambi della nipotina, in cui confidano tutte le aspettative, tutto quello che la loro figlia non è stata, lo sarà la nipote.

Si potrei continuare a lungo… La serie è stata lunga e appassionante, a volte tristissima, a volte da far morire dalle risate. Come mamma, ci son stati momenti che un pochino le ho invidiate, ma ora come ora non mi posso lamentare.

Ed ora… ora han son tornate! Che dire… quando la serie finì ci rimasi male, mi piaceva seguire le loro storie, e poi era rimasto tutto in sospeso… però… in questi quattro episodi, che poi son più quattro film, non sò… mancava qualcosa… c’erano parecchie stonature. Per non parlare dell’assurdità del musical… se era per riempire la storia potevano risparmiarselo… Forse l’ultimo è quello che più mi è piaciuto. Forse perchè ho l’animo romantico, e vedere il matrimonio, naturalmente fuori dal comune anche questo, se no non sarebbe stata Lorelai, ha come chiuso il cerchio, eppure… eppure Rory rimane da sola… incinta e da sola. Certo non ha 16 anni come la madre, ne ha trentadue, ed è una con la testa sulle spalle… ma in amore… beh, in amore è davvero una casinista come la madre, e Logan non è più il ribelle di un tempo, 9eb99a6f8d_7659876_usi è lasciato inglobare nella vita paterna e nel suo potere. Però non sapremo mai se sapendo di diventar padre sarebbe disposto a mandare tutto al diavolo per lei… in fondo si amano davvero…ma forse lui è solo un debole, e non ha il coraggio di lasciare il tranquillo lusso per amore.

 

 

 

 

 

 

Di sicuro ci tocca salutare queste due donne, e questa serie, che però mi piacerebbe leggere in un libro.

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Lauren Graham ha deciso di mettere nero su bianco la sua esperienza nei panni di Lorelai Gilmore.

L’attrice ha dedicato ad Una Mamma per Amica un intero libro di ricordi e memorie, che uscirà nelle librerie americane il 29 novembre 2016.

Il titolo Talking as Fast as I Can: From Gilmore Girls to Gilmore Girls, and Everything in Between è abbastanza evocativo del contenuto. Se siete dei fan della serie, avrete bene in mente la parlantina velocissima di Loreali e di Rori a cui fa riferimento il titolo!

143-180x300.jpg un giorno forse leggerò questo…

 

Fiction e serie TV


 

Le guardo da sola ma… è come se lo facessi in compagnia perchè poi ho qualcuno di molto speciale con cui commentarle

Ho appena finito di guardare l’ultima puntata di squadra antimafia e quasi quasi ora che ho saputo che non ci sarà un seguito, mi sento un pò orfana. A dir il vero alla visione di questa fiction son stata trascinata dalla mia sorellona, non dico con la forza, ma… lei è brava a persuadermi… Voleva commentare con me le puntate man mano che scorrevano, come facciamo con le altre serie tv… lei mi parlava di questo e di quello, ma io ignara, come potevo capire di cosa parlava se non mi mettevo al corrente? Così mi son vista le prime tre serie tutte d’un fiato (grande rivideo!!) e inevitabilmente non ho potuto che affezionarmi. E ora? Beh ora… ovvio!! non vedo l’ora di vedere come sarà la nuova serie, lo spinn off interpretato da Giulia Nicolini.

Penso che capiti a molti come a noi di affezionarci a certi personaggi, a certe serie, e così non appena finisce una stagione non vediamo l’ora che arrivi la prossima. Con SAM non succederà… come non accadrà con un’altra che abbiamo amato particolarmente e che ormai è finita, Revenge, ecco quella la riguardarei ancora, intrigante, a volte cattiva, a volte quasi assurda e poco plausibile, ma con dietro tantissimo sentimento. Peccato sia finita. Ma torneranno altre fiction per le quali abbiamo consumato fiumi di parole in commenti e critiche… ma di quelle ne parlerò in seguito. Tanto in pratica ogni sera c’è qualcosa da vedere e da commentare…