Possiamo anche essere intervistatori di noi stessi?
Io ci ho provato.
Intervista sullo stato di salute degli scrittori
👩🎤 Buongiorno amici ascoltatori oggi intervistiamo la #scrittriceself #lauraparise 👩💻 Buongiorno. Per me è un piacere essere qui. 👩🎤 Ci dica… come si sente? 👩💻 Molto bene grazie 👩🎤 Racconti al nostro pubblico come fa a mantenersi così in forma e in salute. Qual’è il suo segreto? 👩💻 Oh beh, semplice! Tutti i giorni #scrivo e #leggo questa è la mia sola medicina, quella che mi fa star bene. 👩🎤 Interessante. Ha per caso qualche consiglio per i nostri ascoltatori? 👩💻 Io #scrivereperpassione ma se i vostri ascoltatori non amano #scrivere possono cambiare il dosaggio e fare due sessioni di #lettura 👩🎤 Ha qualche titolo in particolare da consigliare e dove trovarlo? 👩💻 Consiglio tutti i miei #libri sono tutti disponibili in tutti i formati solo su #Amazon e hanno varie tematiche che possono incuriosire chiunque. 👩🎤 Grazie infinite #lauraparise per questi suoi saggi consigli. Avete capito cari ascoltatori? #leggerefabeneallanima Leggete i libri di Laura Parise presto ne uscirà un altro. 👩💻 Grazie molte per questa intervista. 👩🎤 A lei per la disponibilità e in bocca al lupo per la #prossimauscita. Amici #staytuned
Credevi di aver fatto un lavoro discreto, non ti sentivi perfetta in tutti i minimi particolari, ma neppure una che merita di essere accantonata, messa da parte, evitata, discriminata, guardata con occhio critico, passata sotto la lente d’ingrandimento, senza diritti ma solo con doveri.
Eppure in vita tua hai dato tanto, tutto quello che avevi, hai vissuto la tua vita in ragione di coloro che ora ti giudicano silenziosamente, hai riposto tutte le tue energie, tutto il tuo amore, tutto quello che potevi e a volte anche di più convinta che stavi facendo la cosa migliore. Non ti è mai pesato rinunciare, essere presente, fare i salti mortali, lo hai sempre fatto con il cuore, senza pensare a te, alle tue piccole esigenze, a quel briciolo di vita che, forse, avresti dovuto concederti di tanto in tanto.
Hai atteso paziente che prima o poi arrivasse il tuo turno, perchè per te l’importante non era la tua stessa vita, ma la vita di coloro a cui l’avevi regalata, l’avevi protetta, coccolata, cullata nei momenti di sconforto, accarezzata e tenuta al caldo quando sentivi di doverti accollare tutte le loro delusioni, le problematiche, pensieri e preoccupazioni.
Li hai accompagnati tenendoli sempre per mano, cercando di limitare le cadute, poggiando un cuscino di morbide piume tutte le volte che li vedevi scivolare. Sei sempre stata presente, attimo dopo attimo, pronta e disponibile ad ogni richiesta fosse d’aiuto o di condivisione.
Ti sei data da fare sempre, ci hai messo il cuore in tutto quel che facevi senza neppure il bisogno di sforzarti più di tanto. Non hai mai chiesto o preteso, hai sempre preso quello che ti veniva donato, come il più prezioso dei regali, fosse esso un sorriso, un abbraccio, una carezza o anche una smorfia, perchè sì in fondo anche le smorfie possono essere una dimostrazione d’affetto.
Sarebbe ingiusto e bugiardo da parte tua ora recriminare su tutto ciò, perchè lo hai sempre fatto con il cuore, e dato senza mai neppure riflettere. E questo tu ora non lo fai, non recrimini, non rinfacci nulla, sei sempre disposta a continuare a dare, perchè l’amore si offre, si dà senza chiedere niente in cambio, non si rinfaccia.
Ti chiedi solo se nella tua vita esiste un momento in cui, anche tu, hai qualche diritto, o se dal giorno che sei diventata mamma, hai assunto il ruolo di colei che ha solo ed esclusivamente dei doveri.
Il dovere di essere sempre presente, sorridente, pronta a braccia aperte e sopratutto senza mai chiedere nulla per te stessa. Senza il diritto di voler vivere un pochino anche la tua di vita, e non continuare a restare per sempre nell’ombra di coloro che, come giusto che sia, lasciano il nido ma che voglio che resti esattamente come lo hanno lasciato, senza scossoni, senza novità, senza che la tua vita cambi di una virgola. Pronti a farsi vivi quando un nuovo bisogno, una nuova richiesta, un nuovo problema sorge all’orizzonte per rifugiarsi da te con la consapevolezza che mai negherai il tuo aiuto. Ma esageratamente assenti per il resto del tempo.
Alla fine non conta mai quel che hai fatto, son gli ultimi gesti, le ultime azioni, a lasciare il segno. Mi chiedo se serve davvero seminar bene…
Buongiorno Fanciulle e Fanciulli, eccomi di nuovo a recensire per Palma, stavolta in veste di Bardo Natale, per parlarvi di una novella Natalizia che ha toccato le corde più profonde del mio essere.Quando ho visto il post di Laura dove chiedeva chi fosse interessato al Review Party mi sono detto “Perché no?”, poi ho letto […]
Grazie infinite a te Daniele e a Palma per aver ospitato la mia novella. Le tue parole sono così sentite da emozionarmi. Hai ragione, non è la classica novella tutta dolci e decorazioni, ma credo sia importante proprio per quel che tu hai sottolineato, farla partecipe delle feste Natalizie con la speranza di far ammorbidire anche i cuori più duri. Sono prpprio felice che tu l’abbia letta e commentata. Grazie ancora di cuore.
Come detto qualche giorno fa, una novella Natalizia sta per arrivare.
Il titolo:
Una famiglia per Natale
Cover
La trama:
Tratto da una storia vera. Qualche giorno prima di Natale, il proprietario di una cagnolina che ha partorito da poco, abbandona sul ciglio della strada i tre cuccioli che nessuno ha voluto adottare. Per i tre malcapitati, soli, spauriti e senza cibo né acqua, lasciati in mezzo alla natura in un luogo a loro sconosciuto inizia il viaggio alla ricerca di un posto dove essere accolti con calore e affetto. Viaggio che si tramuta ben presto in un’odissea fatta d’incontri non proprio piacevoli fino a quando giungeranno davanti alla casa di Valeria, Ricky e Lexie che li accoglieranno in famiglia regalando loro un caldo e affettuoso Natale.
Una storia che si ripete tutti i mesi dell’anno purtroppo 😞
Se vi incuriosisce, potete già peordinare l’eBook al prezzo promo di 0,99 fino e compreso il giorno dell’uscita. Poi 1,59.
La troverete online in tutti i formati a partire dal 12 Novembre.
Ho letto il nuovo romanzo di Laura Parise, Per mano tutta la vita e oltre, che in realtà è la sua vicenda personale durante il periodo pandemico, scritta in forma di diario. Un diario che sembra quello di molti di noi in questa lunga e angosciante pandemia. Avere i propri cari malati e non poterli […]
Prosegue la carrellata delle recensioni dei Betareaders che mi hanno dato una mano con questo mio nuovo libro.
Martina Bove su Insagram @martitrailibri ha così commentato:
Il legame che si crea tra lettore e autore è un legame che solo lettore e autore possono capire. Io adoro leggere, adoro i libri di Laura e parlare con Laura dei libri di Laura. In questo caso sono onorata di aver potuto fare accesso ad una sfera un po’ più intima e delicata di Laura. Con questo diario scritto sotto forma di dialoghi, Laura racconta un periodo “agghiacciante” della propria vita, un periodo che ha saputo gestire con estrema lucidità e fermezza, senza piangersi addosso, con dedizione e determinazione, un periodo triste e nero che le ha portato via, nel giro di pochissimi giorni l’uno dall’altra, due delle persone più importanti della sua vita. La situazione pandemica circostante, poi, non ha di sicuro aiutato, anzi andando a rendere ancora più freddo e triste il momento. Dopo aver letto questo diario, mi sembra di conoscere da una vita Laura. Con ella ho sofferto, ho sperato, ho inveito, ho lottato. La sua speranza era la mia speranza, la sua arrabbiatura era la mia. Sì, perché credo che Laura sia come me, forte, soprattutto agli occhi degli altri, anche se dentro solo dio (o chi per esso) sa quanto viva una guerra importante. L’epilogo poi mi ha rasserenata. Stimo tantissimo l’autrice non solo per essere riuscita a esorcizzare tensione, paura, vissuti non felici, rabbia ma anche le piccole felicità per i miglioramenti che a volte illudevano che la situazione potesse migliorare ma anche per aver posto quella riflessione finale. Come ho detto a Laura, mi sono rasserenata con Laura e per Laura. Sono ancora sopraffatta dalle emozioni contrastanti di questo fantastico diario, letto peraltro in un momento che Laura sa essere particolare. Come diceva Kurt Cobain: Peace, Love, Empathy ❤️ La narrazione, ormai sapete, scorre veloce, il libro si divora. Ma questo credo sia IL libro per eccellenza.
Lara Coraglia su Instagram @lara.scrittrice la pensa così:
Questo diario, perché di questo si tratta, racconta la storia degli ultimi mesi di vita dei genitori di Laura.
Man mano che le pagine scorrono si impara a conoscere meglio sia la mamma, dolce, premurosa, disponibile e molto religiosa; ma anche papà, uomo che non riesce mai a stare fermo, amante del calcio e anche parecchio testardo.
Si percepisce in ogni pagina l’amore ma soprattutto il rispetto che provavano l’uno per l’altra ed è una cosa magnifica.
Purtroppo però, la vita è imprevedibile e quando succede qualcosa si porta dietro anche altro, proprio com’è successo a loro…
Non voglio spoilerare nulla quindi mi fermo qui ma quello che posso dirvi è che questa storia non è spensierata e leggera, qui c’è amore, sì, ma nelle forme più disparate, c’è affetto, speranza ma anche dolore, sacrificio, amarezza…
Ci sono pagine in cui si può annusare tutto ciò e mentirei se dicessi che è stato facile leggerlo ma di sicuro è stato emozionante ❤️
Perciò grazie Laura per avermi voluta come #betareader , spero di esserti stata in qualche modo d’aiuto e complimenti per essere riuscita a mettere nero su bianco tutto questo, sono certa che loro ne sono orgogliosi ❤️❤️❤️
L’unico maschio del gruppo è Davide Ferraro su Instagram @davidferrer1973 ha invece detto:
Un libro molto commovente e anche di grande attualità . Si sente tutto il dolore ed il trasporto che ci mette l’autrice. Un bel diario che racconta l’anno del Covid; una pandemia che ha segnato la vita di tutti e che ha reso sicuramente la società meno forte e meno paziente. A volte irriverente in alcuni passaggi e magari non condivisibile ma non si può giudicare eventi come quelli accaduti alla scrittrice che li ha sicuramente vissuto in prima persona. La prima parte l’ho trovato un po’ noiosa, forse perché ci sono ripetizioni che potrebbero essere evitate. La seconda parte invece decolla e prende un ritmo più coinvolgente . Ringrazio l’autrice per la possibilità di avermi fatto partecipare a questo bellissimo progetto
Il pensiero di Elena Pilato su Instagram @elenapilato_author è:
Certi libri sono forti e intensi; pugni al cuore, che vanno letti sprofondando nelle viscere dello scrittore, per coglierne il profondo messaggio.
📚”Per mano tutta la vita e oltre” di @lauraparise_scrittrice è la storia vera degli ultimi due mesi di vita dei genitori dell’autrice. Una storia toccante che racconta l’intenso rapporto tra figli e genitori e del rapporto d’amore tra coniugi anziani nel loro ultimo percorso di vita insieme. Un amore che va oltre la malattia; la pandemia che complica tutto con le forzate distanze; la gentilezza ma anche l’incompetenza di chi invece di comprendere e supportare, nega un aiuto prezioso
Quando Laura Parise mi ha contattata, non avrei immaginato di trovarmi davanti un libro che va letto con tanta attenzione e il dovuto rispetto e soprattutto empatia. Rispetto per il dolore e la sofferenza altrui; rispetto verso una donna che da sola si ritrova, da un giorno all’altro, a doversi far carico di tutte le incombenze sorte nel momento in cui i genitori si trasformano in figli, bisognosi di cure
L’esistenza quindi si capovolge con tutti gli interrogativi, esistenziali e non, che incombono nell’animo di chi soffre. Un libro che non posso definire lettura leggera. Chi si approccia a questa testimonianza deve farlo con consapevolezza e responsabilità. Perché va letto, dunque? Per prendere coscienza che i rapporti affettivi sono fondamentali. Che nessuno arriva ad un punto della propria esistenza senza aver bisogno di una mano amica. L’ineluttabilità del destino di ogni essere umano che se compreso in tempo, spinge ad amare questa breve vita e ad amarla in ogni suo singolo aspetto. E chissà se un domani ci sarà un aldilà dove ritrovare tutti coloro che abbiamo dovuto lasciare andare o ritorneremo qui sulla Terra, perché ancora incapaci di apprezzare il dono prezioso dell’essere vivi.
E per ultimo, ma solo per via della data scelta, è il pensiero di Elisa Mura su Instagram @elisa_mura_22
Quando Laura mi propose di leggere in anteprima questa sua nuova pubblicazione, avevo capito che non si trattava di un semplice romanzo. Questa storia è stata scritta dal profondo del cuore, aveva bisogno di condividerla con i suoi lettori, di tirare fuori la rabbia provata e scatenare il suo dolore. Un diario in cui l’autrice ci racconta uno spaccato straziante di vissuto, gli ultimi mesi di vita dei suoi amati genitori, mancati durante la pandemia ma per cause diverse dal covid e della sbagliata impossibilità di toccarsi un’ultima volta, tutto a causa di regole che ancora adesso risultano ingiuste e insensibili, ovvero il non poter andare a trovare le persone care ricoverate in ospedale e, soprattutto, loro non possono vedere noi, stando male nella completa solitudine, perchè medici e infermieri, a volte gentili e premurosi, altre volte privi di quella che chiamano tatto o umanità, forse aiutano il malato nel corpo ma non nell’animo. Passo dopo passo il lettore empatizza con Laura e l’accompagna in questo tortuoso e terribile cammino verso la fine di due vite che si sono sempre tenute per mano, separate proprio al tramonto della loro esistenza. Si diventa parte della famiglia, del dolore di una figlia che è pure impossibilitata ad abbracciare e consolare con una carezza gli amati genitori. Giornate cariche di telefonate, angoscia, ricerca di aiuto, con la consapevolezza che certe malattie non danno una tregua, nemmeno a persone limpide tanto quanto la mamma di Laura, una donna dolcissima bersagliata da numerosi mali, con cui il destino si è accanito più di una volta, una persona che di sicuro meritava serenità e di rimanere avvolta dall’amore famigliare, in particolare dal marito, il cui fato è legato a quello della donna che ha sempre venerato. Una coppia come non se ne vedono ora, che non può vivere separata. Infatti non lo sarà per molto. La vicenda di Laura è una valanga di emozioni, si percepiscono in ogni pagina, e tali vanno giudicate, perchè lei doveva scrivere di loro, la sua è una dedica, una prova d’amore…
Cosa ne pensate? Vi hanno invogliato a leggere il mio Diario “Per mano tutta la vita e oltre”?
Se foste interessati all’acquisto, vi ricordo che potrete trovarlo solo su Amazon in tutti i formati: Cartacel, eBook o KindleUnlimited.
Uscito da soli tre giorni questo mio diario ha raccolto già tre recensioni da parte delle fantastiche persone che ho avuto l’onore di avere come Beta readers.
Cos’è il beta reader?
Il beta reader è un lettore “forte”, cioè non si limita a leggere qualche libro all’anno, ma ne legge diversi in un solo mese. Il suo compito è quello di anticipare l’impatto che la storia potrebbe avere sul pubblico e le eventuali reazioni dei lettori (ovviamente con tutte le limitazioni del caso).
La prima è la mia ormai collaboratrice di fiducia Judi che su Instagram potrete trovare con il nik name di @1000storie1000vite
Lei la pensa così:
Recensire l’ultimo libro di Laura Parise non è affatto semplice, perché di fronte al dolore e alle perdite così soverchianti che l’autrice ha subito, sono rimasta senza parole, con il cuore gonfio di sofferenza e di partecipazione. Appena finito di leggere “Per mano tutta la vita e oltre”, mandai a Laura due lettere, spiegandole ciò che avevo provato e lei mi ha fatto l’immenso onore di rimodulare ciò che le scrissi per tratteggiare la quarta di copertina. Sono tutti lì i sentimenti e i pensieri che mi hanno avvolta, man mano che scorrevo le pagine di questo diario struggente di un inferno scandito dalla lontananza, dalla impossibilità di toccare, baciare, abbracciare, dalla malattia che avanza e dalle telefonate lunghe, che lasciano svuotati. Quando un* figli* diventa genitore del proprio genitore, prendendo per l** decisioni difficili, la sofferenza del cuore e il peso di tali scelte incurvano la schiena, fanno abbassare il viso e portare le mani agli occhi carichi di pianto…. Eppure anche questa è vita. Il libro è, in gran parte, in forma di dialogo, proprio come se fosse una cronaca. Questo mi ha permesso di vivere le emozioni di Laura in maniera estremamente impattante, ma anche di sentire il racconto delle sue giornate senza esserne stravolta. Le sue parole le ho avvertite riverberare come tante piccole onde dentro di me e ho avuto modo, così, di interiorizzarle e di poterle comprendere più chiaramente. Insomma, questa struttura letteraria mi ha permesso di condividere ogni angoscia, ogni paura e riflessione, dandomi anche il tempo di elaborarle. Non c’è niente di delicato tra queste pagine. Le emozioni e gli eventi arrivano diretti, taglienti, graffianti. “Per mano tutta la vita e oltre” è un urlo di dolore che fa tremare l’anima di chi legge. Ma è anche il racconto del legame profondo, radicato, immenso, che unisce le persone di questa famiglia. Non vi troverete speranza ma sicuramente amore. Amore vero, amore sofferente, amore consolatorio. Amore nel senso più puro del termine. Come ti ho già scritto, Laura, vorrei poterti abbracciare e piangere un po’ con te. Ma gli anni di pandemia ci hanno tolto anche questo. Grazie per avermi coinvolta così profondamente in questo tuo lavoro.
Poi è stata la volta di Nathalie che su Instagram trovate sotto il nik name di: @le.letture.di.Nathalie
Lei la pensa così:
“Per mano tutta la vita e oltre” è il nuovo romanzo di Laura Parise, che ho avuto il piacere di leggere in anteprima. Un libro che è una raccolta di pagine di diario stracolme di scene quotidiane, riflessioni, sfoghi, e ricordi d’amore. Laura ci racconta della bellissima storia dei suoi genitori che si sono sostenuti da sempre, senza abbandonarsi mai, e che lottano fino alla fine per rimanere uniti, anche dinanzi alla malattia, soprattutto in un periodo arduo e terribile come quello della pandemia. Questo romanzo è una testimonianza del periodo COVID, ma non solo. Questo romanzo ci mostra anche le pecche di cui è pieno il sistema ospedaliero italiano, in generale e in particolare in un momento grave come quello pandemico, e ci fa capire quanto spesso gli anziani, che meriterebbero una certa attenzione nelle cure, spesso siano trattati come l’ultima ruota del carro.Un romanzo scorrevole, ricco di dialoghi, che si legge in breve tempo. E un epilogo che ti resta nel cuore.
Maida Bovolenta che qui su WP conoscete anche con il nome di http://cuoreruotante
Lei la pensa così:
Ho conosciuto @lauraparise_scrittrice sei anni fa, entrambe con un un blog su WordPress, entrambe con la stessa passione per la lettura e la scrittura. Quando mi ha proposto di leggere in anteprima il suo #nuovolibro / #diario ne sono stata onorata. Ero a conoscenza di quanto le fosse accaduto, ma non così a fondo di quanto ho scoperto leggendo. Le sue parole, in ogni sua riga, mi hanno traforato il cuore. Cosa c’è di più lacerante di una figlia che si ritrova con entrambi i genitori ammalati, a ore di distanza da lei e con le procedure per il Covid che ostacolano spostamenti e contatti? 🌹”Non sarà una lettura facile per tutti proprio per il suo aspetto di cronaca che, forse, può risultare un po’ pesante ma, vi permetterà, con il racconto delle mie giornate vissute, di proseguire senza sentirvi soverchiati dalle emozioni che giungeranno a voi man mano, come tante piccole onde dandovi il tempo per elaborarle.” Laura si sente un leone in gabbia, ma non si arrende, anche se, per smuovere il mondo e ottenere consulti e aiuti può solo aggrapparsi al telefono. Nonostante tutti i suoi sforzi, la sensazione di essere inutile non l’abbandona, anzi teme di essere anche “una stronza cospiratrice” quando è costretta a mentire ai suoi cari per non appesantirli di ulteriori dispiaceri, cercando di limare ogni parola. 🌹“La guardo e la tristezza mi assale, sento come una grossa lacrima che dal cuore mi arriva agli occhi ma non posso permetterle di uscire…” Sono tante le volte in cui avrei voluto abbracciarla, dirle che di più non poteva fare e spero che, con il tempo, possa rendersene conto. Quel tempo che spesso speriamo tutti di abbattere per averne di più, per goderci le persone che abbiamo vicino e non rimpiangerlo in futuro. 🌹”In molti si potranno ritrovare tra le pagine di questo libro che è, la testimonianza cruda e reale di quanto l’essere umano è portato a sopportare quando vede le sue radici pian piano dissolversi e diventare cenere.” Grazie, Laura, per la fiducia che hai riposto nei miei confronti e per la forza che, indirettamente, ogni giorno mi trasmetti.
Seguiranno nei prossimi giorni le altre impressioni.
Questo non è un romanzo, è un diario, anzi di più! È la cronaca di tre mesi di sofferenza e di speranze negate; scevro di orpelli, tagliente a volte, lineare ma estremamente vero. È la storia del doloroso addio ai miei genitori, due anime che hanno vissuto per mano tutta la vita e per mano hanno proseguito il loro viaggio.
A tratti i miei pensieri emergeranno tra queste pagine improvvisi, con l’irruenza della reazione istintiva e la rabbia generata dall’impotenza e dal dolore.
Non sarà una lettura facile per tutti proprio per il suo aspetto di cronaca che, forse, può risultare un po’ pesante ma, vi permetterà, con il racconto delle mie giornate vissute, di proseguire senza sentirvi soverchiati dalle emozioni che giungeranno a voi man mano, come tante piccole onde dandovi il tempo per elaborarle.
Troverete le mie parole dure contro la gestione italiana della pandemia e di altri aspetti burocratici e queste, potranno suscitare consensi ma, anche aspre critiche. Ne sono consapevole, come spero voi vi rendiate conto che, ci sono ragioni del cuore che la mente a volte non può comprendere.
In molti si potranno ritrovare tra le pagine di questo libro che è, la testimonianza cruda e reale di quanto l’essere umano è portato a sopportare quando vede le sue radici pian piano dissolversi e diventare cenere.
Un po’ del mio mondo, le mie passioni, consigli e riflessioni
Le Avversità non fermano l’amore
Una donna, un uomo, una ragazzina, una sedia a rotelle e due cuccioli. Rachel una donna il cui destino ha riservato tanta sofferenza facendole perdere la sua adorata bambina. Kevin, un uomo che combatte ogni giorno per il benessere di sua figlia dopo che la moglie li ha lasciati. Jenny, una ragazzina affetta da SMA costretta a vivere su una sedia a rotelle. Le difficoltà di Rachel ad occuparsi dei giovani legate proprio alla sua grande perdita, la porteranno comunque a dover scegliere, o questa paziente o perdere il posto di lavoro. L’incontro con Kevin è un fulmine a ciel sereno, le giornate con Jenny colme di tutte quelle cose che la ragazzina non ha mai vissuto, un po’ per colpa del suo sentirsi diversa, un po’ per l’incompetenza paterna e la paura di Kevin che a Jenny possa accadere qualcosa di brutto tanto da portarlo a volerla tenere sotto una campana di vetro. Pian piano Rachel ricomincia ad assaporare la vita, ad insegnare, a Jenny come affrontarla, e a Kevin, come lasciare pian piano che Jenny viva i suoi sedici anni. Cupido e l’amore faranno il resto.
Eccomi a raccontarvi la mia ultima lettura, ho avuto bisogno di tempo per metabolizzare questa storia ed ho versato più di una lacrima, non solo di commozione e tenerezza nei confronti di Jenny ma per autentica immedesimazione. Ho centellinato la lettura delle pagine perché a tratti non è stato facile. Mi sono ritrovata in tutto ciò che ha vissuto, nella rabbia ma anche nella determinazione nell’affrontare la vita, nella voglia di credere nel futuro. Per molti episodi sembra che Laura abbia raccontato la mia vita e giuro che noi prima di adesso non ci conoscevamo. La ringrazio per la sua delicatezza, ho apprezzato molto l’alternarsi delle due voci all’interno dei capitoli, soprattutto mi è piaciuto leggere i pensieri di Kevin anche se anche questi li ho vissuti. Laura è riuscita a trasmettere la chimica, l’attrazione è il bisogno d’amore dei due protagonisti. Mi sarebbe piaciuto leggere qualche momento di coppia in più…. Ma forse sono troppo romantica
Storia assolutamente consigliata, mia opinione la copertina non rende giustizia alla dolcezza di questo romanzo.
“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito.. perché la lettura è un'immortalità all'indietro."
Umberto Eco
Sarà un viaggio lungo e dalle sfumature inaspettate, ma che affascinerà chiunque lo seguirà con attenzione e dedizione, come merita la moda e tutto il variegato universo che le ruota attorno.
Ogni romanzo, qualsiasi sia il suo genere, mette le ali alla tua anima, voli un mondi nuovi, sogni , sorridi, soffri, combatti, ami! e questa è la nostra passione piu grande!