In base a queste recensioni di “Ascoltando il tuo cuore” mi par proprio di capire che la lettura di questo mio romanzo possa essere un buon spunto per molte persone che, ahimè, vivono una situazione simile a quella della protagonista Giada.

@maria.de.franco dice:

Quella mattina, come ogni giorno, Giada sta recandosi al lavoro nella rosticceria dei suoceri, ma ha la sensazione che sarebbe accaduto qualcosa di straordinario, qualcosa  in grado di cambiarle la vita.

Vi è mai capitato di iniziare la giornata con questa sensazione?

Chissà quante volte! E chissà quante volte poi magari non è successo niente…

Per Giada però non sarà così. Quel giorno, infatti, sente più mai che il suo prossimo matrimonio con Giulio è più una tragedia che un lieto evento, ma come fare a tirarsene fuori? Nella sua famiglia, infatti, c’è poco affetto e proprio l’eccessiva rigidità dei genitori l’ha spinta a cercare nel matrimonio quella libertà che non ha mai avuto.

Ad un certo punto, però, si è resa conto che un matrimonio senza amore non può aiutarla affatto. Il problema è avere il coraggio di mandare tutto all’aria e affrontare la collera di tutte le persone coinvolte.

Ecco, allora, la svolta di quel famoso giorno e di quella famosa sensazione. L’incontro con Davide, quel giorno, sarà provvidenziale. Giada, infatti, si trova subito bene con il ragazzo e trova il coraggio, che non aveva mai avuto nemmeno con le sue amiche, di confidarsi con lui e sviscerare i suoi problemi.

Una volta presa la decisione, grazie all’appoggio di Davide, Giada affitta un appartamento, lo arreda e rompe il suo fidanzamento. Non è facile, perché suo padre la allontana da casa e perde il lavoro, visto che l’attività era gestita dai suoceri, però Giada ha ormai posto le basi per il suo nuovo futuro.

E, magari, troverà anche il coraggio di fare quella crociera che ha sempre sognato…

E se Davide decidesse di accompagnarla, cosa mai potrebbero combinare quei “due matti” in mare aperto?

Laura Parise ci regala la storia di un amore fresco e giovane e ci dice che accanto alla persona giusta è possibile affrontare anche gli ostacoli più insormontabili. Ci porta nella sua città Genova, regalandoci tramonti meravigliosi e bellissimi paesaggi, con una scrittura che scorre fluida e cristallina come il mare che adorna la sua città.

@semini_letterari dice:

E se la gabbia dorata si trasformasse nel carcere personale? Metaforicamente parlando, sono questi gli argomenti che la scrittrice ha approfondito nel suo romanzo. Attraverso la storia, il lettore riesce a immedesimarsi nel personaggio principale e a empatizzare. Il punto focale riguarda la motivazione di certe scelte di vita che in un mondo parallelo e sotto la lente di una società bigotta potrebbe sembrare giusta. Ma quando la motivazione ha un riscontro a livello psicologico e la consapevolezza prende piede e per vari motivi rimane come un pensiero inafferrabile, ogni giorno sembra di andare verso il patibolo, manca la spinta a realizzare quanto la mente aveva elaborato, e attraverso una voce esterna, un’amicizia del passato che si riesce a mettere a fuoco ed esternare i pensieri bui. La sapiente penna della scrittrice riesce a dare a questo nuovo elemento il potere di supporto, nella sua invadente presenza, colloca il personaggio principale nella prospettiva giusta per dare sfogo a quella voce che per tanto tempo era rimasta inascoltata. La gratitudine è un forte sentimento, che porta a una giusta visione dell’insieme e “soffoca” il sentimento più puro perché non viene riconosciuto. L’amore, il rispetto, la cortesia sono difficili da accettare e da vedere in chi non ne ha mai avuto a che fare, la crescita personale è un cammino tortuoso ben ponderato e durante la lettura sarà una via carica di inaspettate svolte che la voce narrante con forza letteraria prenderà per mano il lettore per interagire e condividere i sentimenti dei personaggi.

Straconsiglio

@aleditadi dice:

Altro libro che leggo dell’autrice, con un messaggio tra le righe.

Accontentare gli altri, accontentarsi di una vita che non si sente propria per sfuggire ad un opprimente senso del dovere, non porta a nulla se non a vivere male ogni istante.

Giada, la protagonista, vive da sempre un senso di oppressione dovuto al rapporto/non rapporto che ha con la sua famiglia. Per scappare da quella “cella frigorifero” non vede altra soluzione che sposare Giulio; Ma a pochi giorni dal matrimonio mille dubbi la assillano, sarà la soluzione ai suoi problemi?
Giada, grazie all’ incontro con un vecchio amico, aprirà gli occhi sulla sua situazione.

Con Davide, Giada riesce a tirar fuori la vera lei. Non è facile prendere decisioni drastiche ma che la rendono felice forse per la prima volta nella sua vita.

L’autrice con la sua penna dolce porta alla luce alcuni aspetti famigliari che per alcuni versi non si discostano molto da certe realtà. Tematiche importanti presentate con dolcezza. L’autrice con la sua delicatezza ci trasporta in questa lettura fresca da poter fare sotto l’ombrellone.

@vero.dc_77 dice:

Parlarvi di questo libro è come se vi raccontassi un pezzetto minuscolo della mia vita. Fortunatamente, non tutto quello che accade alla protagonista è successo anche a me, solo una parte mi ha tocata particolarmente.🥺 Purtroppo non si è risolta come per Giada, perché la mia famiglia è rimasta uguale…😔
Ma, proviamo a parlare un po’ del suo contenuto:
Cosa succede quando, prossima alle nozze ti rendi conto che non ami il partner così “come dovresti”? Cominci a ragionare sulla direzione della tua vita o rimani bloccata nella relazione, giusto perché devi compiacere la famiglia e…la società?
Qui dentro troviamo vari tipologie di personaggi che, disgraziatamente rispecchiano il mondo intorno a noi. Parecchie famiglie funzionano dopo il modello dei genitori di Giada. Troppi uomini sono come Giulio e pochi come Davide. Ma, ancora più struggente è che ci sono troppe Sonia che si rovinano la vita pur di non uscire dagli schemi religiosi o sociali.
Leggere questo libro è stato come una pugnalata nel cuore! Averlo fatto prima, mi avrebbe dato più forza e mi sarei risparmiata tante auto recriminazioni. Avrei avuto la conferma che ho fatto la cosa giusta per me, in barba a tutto e tutti! Ovviamente, non è mai troppo tardi! 🥹☺️
Perciò, oggi me la sento di consigliarlo, specialmente alle mamme, giusto per avere una, sorta di “manuale” che li possa impedire di sbagliare ripetutamente, che gli aiuti a spezzare la catena secolare dell’ignoranza e, perché no, del bigottismo religioso. Ovviamente, non è che i padri sono esenti, anzi… Rinsavissero tutti come quello della protagonista!
In conclusione mi è piaciuto moltissimo anche se mi ha aperto delle ferite che non sapevo di averne, ma ha aiutato molto a guarirle!
Essendo una lettura per la presa di coscienza e la consapevolezza che la felicità è solo nelle nostre mani, lo consiglio vivamente a tutti, genitori e figli.

Voi cosa ne pensate?

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