Il suo primo vero Natale


Cari lettori è giunto il momento di svelare la copertina della mia novella natalizia

Che ne dite? Vi piace?

Chi mi conosce già, sa che nelle mie copertine cerco sempre di mettere qualche spunto relativo alla storia…
Sapreste quindi individuare qualcosa?

Intanto vi aggiungo la trama e ditemi se la trovate abbastanza natalizia:

Julie, dopo un brutto periodo, vuole ricaricare le batterie e, non avendo una vera e propria tradizione natalizia alle spalle, a dire il vero, lei, non ha mai avuto occasione di festeggiare il Natale con la famiglia, decide di trascorrere le feste natalizie da sola sull’isola di Beldburn nel nord Europa, nonostante le rimostranze della sua amica Samantha.
Gregor, amante della tradizione natalizia, ha ereditato dalla nonna una magnifica villa con faro annesso sull’isola di Beldburn e vuole trasformarla in B&B. Dall’isola, si gode di un meraviglioso spettacolo della natura: l’aurora boreale, incentivo in più per i turisti e la sua idea commerciale. Ma prima che il suo progetto prenda il via, desidera riunire per Natale, tutta la sua famiglia nella villa e ricominciare a festeggiarlo come quando erano bambini.
Julie e Gregor s’incontreranno fortuitamente sull’isola perché…

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Buona lettura

Laura

Grazie


Oggi voglio ringraziare un’autrice Giada Grimaldi che è anche una lettrice ed ha lasciato la splendida recensione che riporto qui di seguito al mio romanzo

Le avversità non fermano l’amore

Non è il primo romanzo che leggo di Laura Parise, e di lei ho capito che ama raccontare i sentimenti genuini, quelli che spesso dimentichiamo presi troppo dalla vita frenetica che conduciamo. Leggerla porta a fermarsi un attimo per rammentare il buono che abbiamo tutti i giorni.

Rachel ha perso sua figlia per una grave malattia, scandisce le sue giornate tra lavoro e casa, cerca di andare avanti ma non sempre è semplice. Per tre settimane viene assegnata come fisioterapista di una ragazzina, Jenny,  affetta da SMA una malattia che tra le altre cose la costringe a stare su una sedia a rotelle. Il rapporto tra le due non è semplice da subito, anche perché Jenny è cresciuta sotto la costante protezione di suo padre Kevin. L’uomo si è ritrovato solo e con una figlia malata, la cosa più naturale per lui è stata di chiudersi a riccio e tenere al sicuro la sua bambina anche se ciò l’ha tenuta fuori da un mondo che invece avrebbe bisogno di vivere e scoprire nonostante tutto. Rachel si insinuirà con garbo e delicatezza in questo equlibrio precario ma che funzionava…dove porterà la sua presenza? E se in realtà sarà anche lei a guarire le sue ferite?

In questa storia i protagonisti sono tre, a modo loro sono feriti e vivono per abitudine più che per emozioni, ed è triste rendersene conto. Rachel sopravvive ad un dolore immenso, Kevin combatte con i sensi di colpa, Jenny crede di non avere alternative. Eppure tutti e tre innescheranno involontariamente una serie di eventi che li avvicinerà fino a creare un legame che va oltre il guarirsi a vicenda. L’amore, in tutte le sue forme, può tutto, e in questa storia, pagina dopo pagina è proprio ciò che accade.

La storia è ben articolata, si vede che l’autrice si è documentata e ha raccontato sicuramente gli aspetti della malattia che non devono scoraggiare, insomma ha cercato di ricordarci che il bicchiere può essere sempre mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto, e questo l’apprezzamento tanto.

Cosa ne pensate? Io, la ringrazio per questa sua bellissima recensione, soprattutto perchè ha capito quanto reale io ci abbia voluto mettere nel raccontare di una malattia che purtroppo condiziona non solo la vita di chi la subisce, ma anche inevitabilmente di chi vive e ama una persona costretta a questa vita piena di difficoltà, e di aver letto così attentamente il mio libro.

Laura

Ortiche e dolori


Cari lettori oggi non posso proprio fare a meno di svelarvi questa fantastica cura.

Partendo dal presupposto che io non amo prendere farmaci, a meno che non mi trovo proprio in condizione estrema…

Da febbraio soffrivo di un fastidiosissimo dolore alla spalla destra che s’irradiava lungo il braccio.

Stendere il braccio per prendere qualcosa = dolore
Toccarmi la spalla sinistra con il braccio destro = dolore
Dormire sul fianco destro = dolore

E soprattutto sonno spesso interrotto dal… dolore!

Qualsiasi movimento un patimento.

Sono ricorsa all’ortopedico solo a fine Aprile, e da lui ho ricevuto in dono due belle infiltrazioni e una meravigliosa curetta a base di antidolorifici e cortisone.
Risultato?
Dolore!

Ho provato con creme e cremine, massaggi e massaggini, ma niente! Roba da matti, roba da andarci fuori di testa visto che ogni movimento fatto era doloroso.

Esausta ho deciso di farmi del male…

“Ahahah direte voi… che sadica, non ne avevi avuto abbastanza?”

Ebbene no!

Mia zia mi ha consigliato di frustare leggermente e molte volte, la spalla con un mazzo di ortiche fresche!

Sì avete capito bene ORTICHE!

Già solo al pensiero vien male.

Eppure…

Incredibile ma vero, già dopo la prima seduta, muovevo il braccio destro come il sinistro. Tutti quei movimenti che mi creavano dolore, spariti!

Cosa mi hanno lasciato le frustate d’ortica?

Sinceramente solo un forte calore sulla parte colpita, una sensazione di formicolio continuo, come se qualcuno stesse facendomi dei massaggi con un apparecchio elettrico.

Ma soprattutto mi ha permesso di riutilizzare il braccio in maniera normale.

Ottimo anche per il gomito del tennista e a quanto mi si dice per la cervicale… basta “frustare” il punto dolente.

Voi conoscevate questa tecnica?

Sono suriosa di sapere…

Grazie Zia!!!

Laura

Dicono di…


Cambiare identità per non morire

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📚🆁🅴🅲🅴🅽🆂🅸🅾🅽🅴📚

Questo racconto, thriller con sfumature rosa, mette sul piatto della bilancia la precarietà della vita. O meglio, la precarietà di una condizione che non si è scelta ma si è costretti a subire.

Elisa, rimasta vedova con un figlio piccolo, ritrova l’amore in Jason. La famiglia si allarga e nasce Elisa, prima, e Tommy, poi.

Un’ombra però incombe sulla serenità di una vita condotta con onestà e ha le fattezze di Nico, il primo figlio di Elisa, amato e desiderato esattamente come gli altri.

Non sono molto d’accordo con il detto secondo il quale la mela non cade lontano dall’albero ma in questo caso sono smentita. Nico segue le orme del padre, morto in circostanze misteriose, e l’ascesa al successo é veloce e priva di ostacoli. Almeno fino ad un certo punto.

Quanto vale la felicità in una vita? Molto.

Mi si può dire che per essere felici bisogna ottenere una serie di altre cose (soldi, carriera, status sociale…). Eppure si può essere felici anche senza, mentre non è affatto scontato che, una volta ottenute, si conquisti anche la felicità.

Questo romanzo mi fa riflettere in questo senso.

La scrittura è fluida e convincente e la spruzzata di rosa pareggia i conti con un destino che sembra segnato.

Dopo averlo letto mi direte quanti punti ha preso la felicità nella vostra classifica delle cose importanti.

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#recensionivelocidilibri
#libridaleggere #bookstagram #ioleggo #leggeresempre #leggerechepassione

Devo ringraziare di cuore la bookblogger letto gustato consigliato per la bellissima recensione fatta al mio romanzo.

Grazie di cuore

Laura

Mamma Ioia e la fontana con l’acqua miracolosa


In un paesino nella provincia di Avellino, e precisamente a Gesualdo, vive una donna speciale. Da tutti conosciuta con il nome di “Mamma Ioia” al secolo Maria Vittoria Iorio. È una donnina di quasi ottant’anni vivace, simpaticissima ed emergica.

Il suo sguardo penetrante e curioso ti scruta in profondità, e mentre ti parla t’infonde un senso di pace e tranquillità.Tutto questo le scaturisce da una profonda fede nella Madonna delle Rose, che comunica spesso con lei facendola portatrice della sua parola a tutti coloro che credono.

Mamma Ioia è un’ex insegnante madre di quattro figli che quando rimase vedova a 38 anni fece voto di castità e divenne una suora laica. Quando era una giovane ragazza, ebbe la fortuna d’incontrare l’allora frate Cappuccino Padre Pio da Pietrelcina, il quale, ospite del convento dello stesso paese dove vive la donna, le predisse il dono della vegenza.

Un giorno, la giovane donna precipitò dal muro del castello di Gesualdo facendo un volo di oltre dieci metri, rompendosi la quarta vertebra lombare e la vertebra cervicale, ma nonostante questo volo, rimase miracolosamente illesa grazie all’intervento divino della Madonna delle Rose che le apparve dapprima come un’immagine nebulosa, per poi farsi via via sempre più chiara. Dopo la degenza, ed aver rischiato come minimo la paralisi, la ragazza tornò a camminare.

Tutto questo accadde proprio nei pressi della fontana dall’acqua miracolosa che ha curato parecchi fedeli che ormai disperati non avevano più nessun’altra speranza che affidarsi alle preghiere che Mamma Ioia rivolgeva alla Madonna delle Rose, la quale spesso di notte le appare nel suo giardino e le parla delle sofferenze del mondo, o le svela qualche notizia su quello che presto accadrà.

Io, ho avuto modo d’incontrarla più volte, e ogni volta, mi ha stupito, intrigato, consolato e tranquillizzato con il suo essere. Parlare con lei, ti porta un senso di pace, e spiritualità.

Il suo desiderio sarebbe quello di far conoscere al mondo intero l’esistenza di questa fontana dall’acqua miracolosa, ma come spesso accade, deve costantemente scontrarsi con le istiruzioni che forse non vedono di buon occhio il pellegrinare davanti alla fontana e spesso qualcuno si diverte a chiudere l’acqua che scorre dai due boccagli.

Molte persone si sono abbeverate a questa fontana miracolosa nonostante vi sia stato posto un cartello che avvisa “acqua non potabile”.

Mamma Ioia” assicura che l’acqua è potabilissima perchè è stata analizzata, e io confermo di averla bevuta personalmente più volte. Il consumo di quest’acqua e la fede ha fatto sì che tante persone ricevessero miracoli.

Accanto alla fontana Ella fece mettere in una nicchia la statua della Madonna e di San Pio, e avrebbe voluto poterle sistemare nel migliore dei modi, con tanto di piccola cappella ma non le è stato concesso.

Il suo cruccio più grande è proprio il fatto che al momento la fontana non eroghi acqua perchè è stata chiusa. Le istiruzioni le rispondono che il motivo sono i piccioni che andandosi ad abbeverare, sporcano. Ma lei questo non riesce proprio a concepirlo, visto che le altre fontane comunali sono in continuo funzionamento.

Tante persone vanno a trovarla per un conforto, una preghiera o anche solo una parola, e lei ti accoglie in casa sua rifiutando qualsiasi compenso per il grande dono che ti fà.

Il suo tempo, le sue preghere e la sua fede.

Laura

Dalla rubrica “conosciamo gli autori”


CONOSCIAMO GLI AUTORI

Mi chiamo Laura Parise, sono nata a Genova, ed ho vissuto una buona parte della mia vita, dai 23 anni in su in Svizzera. Lì, oltre a lavorare in vari settori, per ultimo la contabilità, ho sempre coltivato la mia passione per la lettura, la scrittura, la cucina e il calcio. Tra le tante cose che ho fatto, sono diventata mamma di una ragazza e un ragazzo che ormai sono adulti e volati da tempo fuori dal nido, anche se quella a migrare alla fine son stata io e non loro… infatti un paio di anni fà sono tornata a vivere in Italia. Come gli altri autori sono stata contattata da Martina Longhin per prender parte a questa meravigliosa iniziativa e come mio costume ho fatto di tutto per rendermi utile alla causa appena è stato chiesto il mio aiuto. Se si tratta di aiutare qualcuno difficilmente mi tiro indietro, e questa non era certo un’occasione da perdere. Ho deciso di regalare ai lettori una storia vera, che dimostra come a volte c’è molta più umanità in un cane che negli umani. Ringrazio tutti i partecipanti a questo progetto e i futuri lettori con l’augurio che abbia il successo che merita.

Qui sotto il link della pagina ufficiale e i link d’acquisto

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“Penne in quarantena”

Finalmente l’ebook in vendita su Amazon!

E presto anche il cartaceo.

Come vi avevo già preannunciato, in collaborazione con altri dodici autori, tre editor, due psicologi e un grafico, abbiamo realizzato questo volume contente 13 storie il cui ricavato verrà completamente devoluto alla protezione civile.

Non ci conoscevamo prima, ma abbiamo avuto l’onore di lavorare tutti insieme per questa iniziativa che ci ha subito appassionato.

Si tratta di un’opera che intende allietare e rilassare la mente di tutti coloro che avranno il piacere di leggerla sapendo che contribuiranno con il loro acquisto ad una giusta causa.

Aiutateci ad aiutare, divulgate il nostro lavoro, parlatene con tutti, parlate di noi e del nostro progetto. Divulgate questo messaggio.

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Grazie!!!

Laura

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