Una storia in sei parole


Ho partecipato all’iniziativa di

Ivvi Editore

Che sull’onda de

«Leggenda vuole che sfidarono Hemingway a scrivere un racconto in sei parole. Lui scrisse un tristissimo capolavoro: «Vendo scarpe per bambini, mai indossate»

ha ideato questa raccolta.

#unastoriainseiparole


E tra le mila storie, la mia è stata scelta

🥳🥳🥳🥳🥳🥳🥳🥳🥳🥳

volete saperne di più?

Visitate il sito di Ivvi Editore e acquistate il volume in pre ordine.

Immagine personale

“Come potete leggere questo libro? Io farei cosí: ogni giorno aprirei una pagina a caso e leggerei uno solo di quei racconti. Chiuderei il libro e ci rifletterei qualche minuto”

Sono davvero orgogliosa di aver partecipato e che la mia frase girerá in tutte le librerie italiane.

Laura

Saggio su Poggioreale 🅁🄴🄲🄴🄽🅂🄸🄾🄽🄴


Quando se ne parla…

Grazie al blog ChiaramenteRomance, che in barba al suo logo, ha deciso di parlare del mio saggio che di romantico non ha proprio nulla.

Di seguito il suo pensiero in merito ☟︎︎︎

ChiaramenteRomance blog

Recensito in Italia il 20 aprile 2021

Un saggio sulle carceri italiane, nella fattispecie sul carcere di Napoli, Poggioreale, un libro di denuncia delle crudeltà che si vivono al suo interno e dei diritti dei detenuti che vengono a mancare.
L’autrice dà voce a una ex guardia carceraria, chiamata l’Anonimus, e a questi si affianca per narrarci le atrocità che ha visto e vissuto sulla propria pelle. Certe immagini le abbiamo viste in tanti film o lette in altrettanti romanzi, qui però non essendo romanzati bensì reali fanno forse un altro effetto.
Capi mafia, delinquenti comuni, extracomunitari ecc tutti nelle medesime condizioni: sovrappopolamento delle strutture, mancanza di igiene, vessazioni continue, violenze fisiche e psicologiche.
Un carcere di per sé non è il luogo ideale in cui vivere, semmai quello in cui far ammenda per i propri crimini e a, volte, uno strumento di riabilitazione. In queste pagine, però, ci rendiamo conto che la realtà è tutt’altro.
Un interessante libro di denuncia che consiglio!

Dal blog liberileggendo


Una nuova ed emozionante recensione al mio romanzo

Ascoltando il tuo cuore

Liberileggendo è un blog che di occupa di libri, segnalazioni e recensioni.

Da loro potrete leggere tutto quanto pensano del mio romanzo.

Ringrazio le ragazze di cuore per le belle parole che hanno lasciato, con la speranza che invoglino anche qualcuno di voi a tuffarvi nella storia di Giada e Davide.

Laura

Recensione POGGIOREALE : L’ AMPUTAZIONE DELL’ ANIMA(Racconti Vissuti di un’ex Assistente capo di polizia penitenziaria) di Laura Parise


Buongiorno Bookers, oggi vi vorrei parlare di POGGIOREALE : L’AMPUTAZIONE DELL’ ANIMA ( racconti vissuti di un’ex Assistente capo di polizia penitenziaria) di Laura Parise…. Andiamo a vedere… Titolo: Poggioreale: l’amputazione dell’Anima. Racconti vissuti di un’ex Assistente capo di Polizia Autore: Laura PariseGenere: Narrativa Disponibile in ebook a € 4,99 E in formato cartaceo a € 14,55Pagina autore: I […]

Recensione POGGIOREALE : L’ AMPUTAZIONE DELL’ ANIMA(Racconti Vissuti di un’ex Assistente capo di polizia penitenziaria) di Laura Parise

Continuate la lettura di questa interessante recensione sul blog di Mary.

Io la ringrazio infinitamente per le sue parole.

Laura

Non c’è inadeguatezza


Non esiste inadeguatezza in amore;

la natura stessa del sentimento,

lascia trasparire nel nostro sguardo le mille emozioni che il cuore ci trasmette

e la felicità riempie i nostri occhi trasformandoli in relatori di racconti preziosi,

fatti di quelle segrete parole

Laura

Recensione del Romanzo/Saggio Poggioreale: l’amputazione dell’Anima


A cura del sito

https://www.milleunaparola.com/poggioreale-lamputazione-dellanima-laura-parise/

Recensione
“Poggioreale: l’amputazione dell’anima…” mai titolo fu più giusto. Leggere questo saggio di Laura Parise è stato per certi versi sconvolgente.

Leggere questo saggio di Laura Parise è stato per certi versi sconvolgente. Anche se non sono citate fonti ufficiali, alcuni dettagli e fatti raccontati in queste pagine sono facilmente reperibili on line sottoforma di articoli o video. L’Autrice, con sapienza e sagacia, raccoglie informazioni e porta, ulteriormente, allo scoperto la drammatica situazione di uno dei penitenziari che, fino a pochi anni fa, era considerato tra i peggiori d’Europa per sovraffollamento, e non solo. Non si tratta di un’analisi distaccata, ma un racconto di vita vissuta. Anonimus, ex Assistente capo delle Polizia Penitenziaria, descrive gli anni di servizio presso la casa circondariale napoletana con dovizia di particolari. Violenze, soprusi, umiliazioni, ma anche degrado, fatiscenza, corruzione, il tutto sotto gli occhi di chi dovrebbe vigilare in nome della legge. “Dura lex, sed lex”, peccato che questa massima non sia stata sempre, e solo, applicata in nome dello Stato, ma anche del politico corrotto di turno, del boss reggente, del clan più forte o semplicemente per “svago” o frustrazione di una guardia. La temutissima “cella zero”, vera e propria stanza delle torture per migliaia di detenuti, può essere considerata il simbolo dell’ingiustizia e dell’orrore. Ci fermiamo qui, non andiamo oltre, rischieremmo di spoilerare, per la foga di voler condividere e discutere con voi lettori, quanto appreso leggendo questo straordinario testo. Le parole di Anonimus sono devastanti, un macigno sul cuore che, se del tutto reali, getterebbero non poche ombre su un luogo di recupero trasformato nel peggiore dei gironi infernali di Dantesca memoria.

Riportiamo sotto alcuni passaggi che ci hanno particolarmente colpito:

“…ben pochi hanno salvato la loro psiche e se non danno segni di desiderio imminente al suicidio, una volta usciti dal carcere molti di loro non hanno trovato più pace.”

“Quando tutto era ed è marcio e corrotto, come può uno sparuto gruppo di persone riuscire a sovvertire regole e imposizioni che durano da tantissimo tempo e sono di norma e prassi in quasi tutti gli istituti penitenziari?”

«Ne ho viste troppe per continuare a tenere il prosciutto a foderarmi gli occhi come un tempo quando credevo nella giustizia, nello stato e nelle leggi».