Ringraziamenti


Aliciotte croccanti


Vi piacciono le Alici impanate, ma non amate i fritti come me? Semplice, con la mia ricetta, non solo avrete delle Alici croccanti e saporite, e le preparerete in un batter d’occhio, ma saranno anche amiche della vostra linea, e per nulla pesanti.

INGREDIENTI per 2 persone

300 g di alici
3 cucchiai di pangrattato
Buccia di 1/2 limone grattugiata
Sale
Pepe
1 cucchiaio di olio d’oliva
Miscela di spezie per pesce

Pulire le alici, togliendo la testa, le interiora e la lisca. Sciacquarle bene.
In un sacchetto per surgelati mettere il pangrattato, sale, pepe, mezzo cucchiaino di spezie per pesce e la buccia grattugiata del limone.
Mescolare.
Unire le alici e l’olio d’oliva. Chiudere il sacchetto e agitare bene in modo che il pane si attacchi al pesce.
Foderare una teglia da forno con l’apposita carta. Accendere il forno ventilato a 220° C .
Distribuire il pesce sulla teglia e infornare.

Dopo una decina di minuti, girare le alici e tornare a d infornarle fin quando saranno dorate e croccanti. Servire con una bella insalata mista.

La mia Samp


La mia Samp è salva!

In questo campionato anomalo, inziato con il peso sul cuore per una presidenza attesa, sognata, agognata e poi vista svanire come la neve al sole.

Con una campagna acquisti di poco conto che mal faceva pensare e che faceva tremare le gambe a tutti noi tifosi con la paura di non farcela.

Con migliaia di problemi legati alla proprietà, con la tifoseria costantemente sul piede di guerra contro colui che nessuno di noi vuol più vedere accostato alla nostra squadra e che crediamo fermamente che non ci rappresenta.

Con le sconfitte umilianti patite su campi che un tempo calpestavamo portando a casa buoni risultati, e la discesa sempre più in bassa classifica fino a toccare quasi il fondo.

Con lo sconforto nel cuore, ma senza mai perder la speranza…

A sorpresa l’arrivo di Sir Claudio Ranieri. Quale fortuna ci era toccata? Quasi quasi incredibile veder uno come lui sulla nostra panchina.

E poi la pandemia, i contagi, le partite ferme, la mancanza del dodicesimo giocatore in campo, la ripresa di un campionato che a mio avviso doveva essere congelato, annullato e ricominciato (e lo penso ancora) abbiamo ricominciato a soffrire da lontano senza poter dare una mano.

Quelli dell’altra sponda, i piccioni bicolori gongolavano nella speranza di vederci patire ancor di più di quanto già non stessimo soffrendo, per la mancanza di risultati, la mancanza di sicurezze, la mancanza di gente al timone che fosse all’altezza della nostra squadra, la vergogna di vederci rappresentati da una persona che ci aveva derubati… ci davano già per spacciati, retrocessi e sepolti.

E invece… invece ora sputano veleno, muoiono d’invidia fino ad arrivare al punto d’insinuare che i nostri giocatori, visto che per un periodo son stati contagiati, adesso siano dopati!

Dove arriva l’invidia? Dove la rabbia nel vedere una squadra che davano per spacciata far 15 punti in 6 partite e in scontri diretti perfino!

E vabbè, questo è il loro destino, patire per la loro squadra e morir d’invidia per la nostra che oltre ad esser la prima squadra della città, ad avere la maglia più bella del mondo, i tifosi migliori del mondo, un capitano stratosferico e il nuovo gioiello italiano, ha al timone un gran condottiero!

Sir Claudio Ranieri che ha saputo mescolare bene le carte, spronare i nostri giocatori e farli rendere al massimo.

E ora amici possiamo brindare

ai nostri meravigliosi colori, in attesa di prolungare la striscia dei successi già il prossimo mercoledì contro coloro che speravano di vederci affossati, ma che ancora dovran patire…

Forza Marinai con il vento in poppa verso la vittoria!

Laura

Mille pensieri


Mille pensieri s’affollano nella mente…

S’intrecciano, s’ingarbugliano formando spirali di parole che s’agitano dentro di noi cercando il modo per uscire in frasi coerenti

Ricordi che potrebbero sembrar sbiaditi tra le pieghe dei nostri cuori, ma che nonostante il tempo passi veloce restano vividi e pieni di quei colori che solo noi sapevamo far esistere

Cosa resta di quello che forse era un sogno, o forse qualcosa di più… un sentimento che non poteva sbocciare, non aveva il diritto di nascere e crescere ma che alberga nei nostri cuori nonostante le nostre volontà

Continuiamo a rincorrere l’impossibile, incapaci di fermare le nostre anime, arrancando senza respiro pur sapendo che potrebbe essere una corsa ad ostacoli, ostacoli a volte insormontabili

Ma non ci arrendiamo, vogliamo combattere per quel che crediamo sia nostro diritto avere

Ci aggrappiamo a briciole di speranza e illusioni, gridando a gran voce ma senza emettere un suono, quelli che sono i nostri sogni

Dove un destino che sembra per noi già scritto, lasciamo correre e volare libere, come farfalle che svolazzano allegre, le nostre sensazioni padrone del nostro io più intimo.

Laura

Poesia di Giuseppe La Mura


A volte ci son poesie che ti stupiscono per come stiano rappresentando il tuo stato d’animo proprio nel preciso momento in cui le stai leggendo.

Solitamente il poeta si lascia trasportare dalla sensazione che in quel momento gli attanaglia il cuore, e il lettore legge compiaciuto quei versi, a volte li sottolinea, a volte li conserva, a volte li ricorda.

Oggi ho letto questa poesia nel blog di Giuseppe La Mura e ne son rimasta talmente colpita, quasi da chiedermi se, magari con altre parole, non avessi potuto scriverla io, imprimendogli lo stesso significato.

Sarebbe meraviglioso a volte poter lasciare il cuore a dormire e consegnare i pensieri alla marea perchè li porti con sè.

Scrivere è poter esprimere quel che ci tortura e si vorrebbe poter attuare.

Grazie ancora a Giuseppe per avermi permesso di copiare la sua poesia.

Laura

Mamma Ioia e la fontana con l’acqua miracolosa


In un paesino nella provincia di Avellino, e precisamente a Gesualdo, vive una donna speciale. Da tutti conosciuta con il nome di “Mamma Ioia” al secolo Maria Vittoria Iorio. È una donnina di quasi ottant’anni vivace, simpaticissima ed emergica.

Il suo sguardo penetrante e curioso ti scruta in profondità, e mentre ti parla t’infonde un senso di pace e tranquillità.Tutto questo le scaturisce da una profonda fede nella Madonna delle Rose, che comunica spesso con lei facendola portatrice della sua parola a tutti coloro che credono.

Mamma Ioia è un’ex insegnante madre di quattro figli che quando rimase vedova a 38 anni fece voto di castità e divenne una suora laica. Quando era una giovane ragazza, ebbe la fortuna d’incontrare l’allora frate Cappuccino Padre Pio da Pietrelcina, il quale, ospite del convento dello stesso paese dove vive la donna, le predisse il dono della vegenza.

Un giorno, la giovane donna precipitò dal muro del castello di Gesualdo facendo un volo di oltre dieci metri, rompendosi la quarta vertebra lombare e la vertebra cervicale, ma nonostante questo volo, rimase miracolosamente illesa grazie all’intervento divino della Madonna delle Rose che le apparve dapprima come un’immagine nebulosa, per poi farsi via via sempre più chiara. Dopo la degenza, ed aver rischiato come minimo la paralisi, la ragazza tornò a camminare.

Tutto questo accadde proprio nei pressi della fontana dall’acqua miracolosa che ha curato parecchi fedeli che ormai disperati non avevano più nessun’altra speranza che affidarsi alle preghiere che Mamma Ioia rivolgeva alla Madonna delle Rose, la quale spesso di notte le appare nel suo giardino e le parla delle sofferenze del mondo, o le svela qualche notizia su quello che presto accadrà.

Io, ho avuto modo d’incontrarla più volte, e ogni volta, mi ha stupito, intrigato, consolato e tranquillizzato con il suo essere. Parlare con lei, ti porta un senso di pace, e spiritualità.

Il suo desiderio sarebbe quello di far conoscere al mondo intero l’esistenza di questa fontana dall’acqua miracolosa, ma come spesso accade, deve costantemente scontrarsi con le istiruzioni che forse non vedono di buon occhio il pellegrinare davanti alla fontana e spesso qualcuno si diverte a chiudere l’acqua che scorre dai due boccagli.

Molte persone si sono abbeverate a questa fontana miracolosa nonostante vi sia stato posto un cartello che avvisa “acqua non potabile”.

Mamma Ioia” assicura che l’acqua è potabilissima perchè è stata analizzata, e io confermo di averla bevuta personalmente più volte. Il consumo di quest’acqua e la fede ha fatto sì che tante persone ricevessero miracoli.

Accanto alla fontana Ella fece mettere in una nicchia la statua della Madonna e di San Pio, e avrebbe voluto poterle sistemare nel migliore dei modi, con tanto di piccola cappella ma non le è stato concesso.

Il suo cruccio più grande è proprio il fatto che al momento la fontana non eroghi acqua perchè è stata chiusa. Le istiruzioni le rispondono che il motivo sono i piccioni che andandosi ad abbeverare, sporcano. Ma lei questo non riesce proprio a concepirlo, visto che le altre fontane comunali sono in continuo funzionamento.

Tante persone vanno a trovarla per un conforto, una preghiera o anche solo una parola, e lei ti accoglie in casa sua rifiutando qualsiasi compenso per il grande dono che ti fà.

Il suo tempo, le sue preghere e la sua fede.

Laura

Tri ste mente


Non ho più parole nè lacrime da versare e non mi restano che improperi da urlare

Degli urli potenti sono usciti direttamente dal mio cuore che mi hanno squassato il petto bruciandomi la gola

Rauca m’aggiro per queste vuote stanze mentre mi resta dentro un respiro affannoso e l’amaro fiele che m’invade il cuore

Bruciano le mie carni di febbre d’amore e bruciano i miei occhi dal sale che hai sparso sulle mie ferite

Non t’importa del mio dolore della mia pena e della mia disperazione, tu vedi soltanto la tua ossessione

Basta che quella presenza s’insinui tra noi e tu mi accantoni incurante del dolore che m’infliggi

Punisci me con lunghi distacchi come se fosse mia la colpa dei suoi attacchi

Non ti accorgi nella tua cieca ossessione che tutto questo stà uccidendo il nostro amore

Laura

I dispetti di WP


Cari amici blogger, sono davvero spiacente, ma a quanto pare WP ha deciso di farmi i dispetti.

Và bene che erano parecchi giorni che non aprivo la casella mail, e che circa 300 notifiche su altrettanti post da voi scritti e che seguo ormai da tanto tempo, erano lì pronte ad aspettarmi per esser lette, ma questo non giustifica ciò che mi è accaduto.

Ebbene, armata di buona volontà, perchè non metto mi piace senza prima aver letto quanto approvo, ho cominciato a leggere. Parto con il mio primo mi piace e… niente, si apre una mezza pagina google che si richiude immediatamente senza neppure darmi il tempo di vedere di cosa si tratta.

“Ritenta, sarai più fortunata”

mi dico fiduciosa, ma… niente! Dopo una decina di tentativi devo desistere, non c’è verso.

“Forse è un problema con il post”

penso, e quindi passo oltre e leggo un’altra poesia; mi piace, è dolce e piena di speranza, riattacco con il mi piace e…

Stesso problema. UFFA!!

Testardamente vado avanti,

“se non fossi loggata me lo direbbe, mi chiederebbe la password, uscirebbe qualche avviso…”

Penso…

Ma niente di tutto ciò accade.

Così armata di quella poca pazienza che mi è rimasta, passo alla prossima e ad un’altra ancora. Fino a decidere di lasciar perdere la casella di posta elettronica svuotarla definitivamente e andare direttamente sul reader.

Ma anche qui, il dispetto continua. Se apro per leggere non posso mettere mi piace. E buttar lì a casaccio dei mi piace tanto per far numero non mi và.

Risultato?

Mi è toccato rinunciare!

Mi scuso con tutti voi. Spero di riuscire a risolvere e di poter leggere e votare i vostri prossimi post.

Un saluto a tutti e buona estate

Laura

Una rinfrescata


Dopo parecchi giorni d’assenza eccomi qui con una rinfrescatina alla facciata. Un pò come si fà con le case, ogni tanto si deve ridipingere le persiane o le ringhiere… ed io ho deciso che dopo quasi tre anni di blog, era giunto il momento di sistemare un pochino questa facciata che era rimasta a lungo statica.

Il mare è e resterà sempre il mio punto di riferimento, ha cambiato onda, in fondo il mare è affascinante proprio per questo, perchè sempre diverso, sempre in movimento, sempre differente e mai monotono.

Questa mia assenza mi ha tenuto lontanto anche da coloro che seguo, ma cercherò di rimettermi in pari.

Per ora lascio un saluto e l’ennesimo ringraziamento a tutti coloro che continuano coraggiosamente a seguirmi in queste mie folli pagine.

Alla prossima amici

Laura