L’amore è cieco……
di ferrinigift creando idee che ringrazio.
Ciao a tutti, ci sono ancora… 😉 un pó meno presente🙄 ma nel periodo estivo é così… 😊 ho una marea di mail da leggere… la mia casella scoppia… ma… vi leggerò tutti pian piano… oggi ho giá iniziato con qualcuno, cosícche mi son trovata tra le righe di un blog che seguo e ho trovato una deliziosa storiella antica, (che di seguito vi riporto) nella quale si spiega quanto l’amore sia follia…
L’amore è sempre seguito dalla follia.
L’amore in sè stesso é follia, é sfidare l’ignoto… é mettere la propria vita in gioco senza remore e senza paure.
L’amore è condividere tutto di sè ad occhi bendati.
L’amore é un salto nel vuoto senza paracadute.
L’amore é tutto ció che fatichiamo a comprendere, é fidarsi dell’ignoto.
Laura
“Tanto tempo fa, la follia decise di invitare i sentimenti per una singolare riunione conviviale…
Raccoltosi tutti intorno ad un caffè, per animare l’incontro la follia propose:
“Si gioca a nascondino?” “Nascondino? Che cos’è?” domandò la curiosità
“Nascondino è un gioco” Rispose la follia
“Io conto fino a cento e voi vi nascondete. Quando avrò terminato di contare, comincero’ a cercare ed il primo che troverò sarà il prossimo a contare”
Accettarono tutti ad eccezione della paura e della pigrizia che rimasero a guardare in disparte…
“1,2,3…”
la follia cominciò a contare
La fretta si nascose per prima dove le capitò
La timidezza esitante come sempre, si nascose su un gruppo d’alberi
La gioia corse festosamente per tutto il giardino incurante di un vero e proprio rifugio
La tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per nascondersi
L’Invidia si unì all’orgoglio e si nascose accanto a lui dietro un sasso
La follia continuava con la conta mentre i suoi amici si nascondevano…
La disperazione era sconfortata vedendo che si era giunti già a novantanove…
“CENTO!”
gridò la follia
“Adesso verro’ a cercarvi!”
La prima ad essere trovata fu la curiosità perché non aveva potuto nascondersi,voleva vedere chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto…
Guardando da una parte, la follia, vide l’insicurezza sopra ad un recinto che non sapeva da quale lato avrebbe potuto nascondersi meglio…
Man mano furono scoperte la gioia, la tristezza, la timidezza e via via tutti gli altri.
Quando tutti finalmente si riunirono, la curiosità domandò:
“Dov’è l’Amore?”
Nessuno l’aveva visto…
Il gioco, così non poteva considerarsi concluso e la follia cominciò a cercarlo.
Provo’ in cima ad una montagna, lungo il fiume sotto le rocce…
Ma dell’amore nessuna traccia…
La follia si accorse di un rosaio, prese un pezzo di legno e cominciò a frugare fra i rami spinosi, quando ad un tratto sentì un lamento.
Era l’amore, che soffriva perché una spina gli aveva appena perforato un occhio.
La follia non sapeva cosa fare, si scusò per aver organizzato un gioco così stupido, implorò l’amore per ottenere il suo perdono e commossa dagli esiti di quel danno irreversibile arrivo’ al punto di promettergli che…
l’avrebbe assistito per sempre.
L’amore rincuorato accettò le promesse e quelle scuse così sincere.
Da allora… l’ amore è cieco e la follia lo accompagna sempre.

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