Ricordate voi che mi seguite da tempo quando dedicai un post alle giornate mondiali del… tra le tante commemorazioni avevo annotato anche oggi, 5 Febbraio, la giornata mondiale della Nutella… il Nutella day
ed è proprio vero…
Che mondo sarebbe senza Nutella?
Quante colazioni, merende, dessert a fine pasto o consolazioni ha accompagnato questa delizia nel corso della nostra vita?
Qualcuno potrebbe dire “un mondo di gente meno grassa” a questa gente mi vien spontaneo rispondere: scusate, chi ha mai detto che si debba vedere il barattolo di Nutella come se fosse un bicchier d’acqua e farlo fuori tutto d’un fiato?
Si chiama crema spalmabile, non crema al cucchiaio!
Per cui evitiamo di demonizzare sempre tutto, e cominciamo a pensare che i primi a voleci far del male siamo proprio noi stessi, che non sappiamo adoperare la nostra intelligenza, dominare la nostra ingordigia, e ci lasciamo prendere dalla frenesia quando invece potremmo godere appieno della sua dolcezza e bontà senza strafare.
La conoscete la sua nascita?
Il primo prototipo NUTELLA® è avvenuto nel 1946 per ovviare alla scarsità di cacao dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Pietro Ferrero, un pasticcere piemontese, usando l’ingegno provò a creare una pasta dolce con nocciole, zucchero e il poco cacao disponibile a quel tempo, dandole la forma di un panetto in modo da poterla tagliare e gustare su una fetta di pane, denominandolo “Giandujot. Il 14 maggio 1946 venne così fondata ufficialmente la ditta Ferrero. Fiore all’occhiello dell’ingegno culinario italico.
Nel 1951 il panetto “Giandujot” venne rivoluzionato e reso spalmabile, diventando “Sper Crema” l’antenato della nostra Nutella odierna. Che però non soddisfava appieno il figlio di Pietro, e cosi prova dopo prova, nel 1964, Michele Ferrero, mise in atto il suo estro innovativo elaborando dapprima la ricetta finale e quindi ideando il nome con il quale in tutto il mondo è ancor oggi conosciuta. In molti hanno tentato d’imitarla, ma la Nutella è unica nel suo genere.
E dal 1965 in poi il classico barattolo che tutti abbiamo almeno una volta preso in mano.
Anche se venduta e conosciuta in tutto il mondo l’unica che davvero rispetta il panetto di partenza con il suo gusto inconfondibile di nocciole è quella prodotta in Italia. E questo posso dirlo con cognizione di causa perchè, vivendo all’estero ho acquistato spesso la Nutella prodotta in altri paesi. La differenza di gusto, anche se impercettibilie la sento immediatamente, ma anche la consistenza a volte è differente… Non ho idea se dipenda dal fatto che ogni paese ha le sue regole e i suoi quantitativi di ingredienti pro Kg concessi nei preparati da introdurre in commercio, ma di sicuro quella che compro nei supermercati qui da me, ha un retrogusto molto più intenso di vaniglia che di nocciola.
Nel corso degli anni hanno inventato anche altre confezioni, barattoloni giganti, vaschette, bicchieri da collezionare e riutilizzare tutti i giorni, ma mai che abbiano pensato ad un contenitore che possa essere trasportato e utilizzato senza l’aiuto di coltello o spatolina… e questa è la proprosta che mio marito da anni vorrebbe proporre alla Ferrero, ma che… probabilmente non verrà mai presa in considerazione.

Abbiate pietà del mio disegno, non sono una grafica e mi son arraggiata alla bell’e meglio, ma che ne pensate di un bel tubetto di Nutella, plastica morbida e quindi facile da spremere come il dentifricio, ma da poter portare magari in ufficio invece di tenere il barattolo nel cassetto? Commenti please… 😉
Per quanto riguarda invece le ricette, ne ho lette e porovate e bizzeffe… basterebbe lasciarsi trasportare dalla fantasia… anche se una volta mi son lasciata tentare da una alcquanto strana che proponeva di condire gli spaghetti con la Nutella… ebbene amici scusate ma proprio questa non l’ho retta! Una vera schifezza! Non riesco proprio ad immaginare chi, l’abbia inventata e messa in giro trovandola deliziosa.
Detto questo… W la Nutella!
Laura
Mi piace:
Mi piace Caricamento...