Soli si nasce e soli si muore.
E… si vive sempre soli!
Si è soli anche in mezzo a mille persone.
Circondati da una folla, sia essa festante o disperata,
si è sempre e comunque soli.
Soli con il nostro io, con i nostri mostri, con le nostre paure e le nostre incertezze.
Anche l’amore ci condanna alla solitudine.
La lontananza, i problemi, le lotte, i dispiaceri, le gioie, le conquiste, le vittorie, i sogni… tutto questo ci son volte che… non li si condivide se non con noi stessi e la nostra solitudine.
E nel silenzio del nostro io, ascoltiamo quella voce,
la nostra voce
Sarà la voce del cuore?
Sarà la voce della coscenza?
Sarà la nostra anima che ci ossessiona?
Chicchè sia, martella come un martello pneumatico sempre lo stesso ritornello, ci ricorda di continuo quello che vorremmo riuscire a dimenticare.
Implacabile, cattiva, pungente, maligna.
Continua a rigirare il coltello nella piaga giorno e notte, anche in mezzo agli altri mentre sorridi per non mostrare il tuo dolore per mantenere un contegno perchè è così che gli altri ti vogliono, sorridente, allegra, senza problemi da divulgare.
E poi torni ad esser sola, sola con te stessa, perchè a volte… anche l’amore, perfino quello corrisposto ti costringe alla solitudine.
Laura
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