Giornata uggiosa, o dormi o la passi in cucina


Ormai chi mi legge da un pò sà che mi diletto a cucinare anche solo per il gusto di rilassarmi…

Oggi in dispensa ho trovato della farina di ceci. Far la farinata? Uhmmm perchè no? Da buona genovese, avrei anche pututo… o delle frittelle… ma odio friggere… così ho pensato al pranzo e sono riuscita a partorire questa idea:

Tagliatelle alla farina di ceci con broccoli e peperoni arrostiti

Ingredienti per 4 persone:IMG-0120

Per le tagliatelle:

  • 200 g farina di ceci
  • 2 uova
  • 1 cucchiaio di olio evo
  • sale
  • latte qb
  • farina qb

 

 

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Per il condimento:

  • un broccolo medio
  • 2 peperoni di quelli lunghi uno giallo e uno rosso
  • 3 cucchiai di olio evo
  • 1 spicchio d’aglio
  • sale, pepe, paprika e peperoncino qb
  • un ciuffetto di prezzemolo tritato

 

 

Ho impastato le tagliatelle usando solo la farina di ceci e unendo oltre al sale e l’olio le uova tenute precedentemente a temperatura ambiente per ca 30 minuti. Per ottenere un’impasto compatto ho aggiunto  un goccino di latte. La pasta resterà piuttosto appiccicosa, per questo motivo per stenderla vi occorrerà della farina in modo che asciughi un pochino. La cosistenza di questo impasto è comunque molto differente da quello delle classiche tagliatelle fatte solo con la farina 00.

Ho pulito, tagliato a cimette e lessato in acqua salata il broccolo utilizzando anche i gambi naturalmente. Nel frattempo ho arrostito i peperoni sotto il grill del forno.

Una volta che il broccolo era pronto ho tenuto da parte l’acqua di cottura, che ho usato per cuocere le tagliatelle allungandola ovviamente 😉 Ho fatto rosolare lo spicchio d’aglio leggermente schiacciato nell’olio utilizzando una padella antiaderente tipo Wok. Fatto saltare il broccolo regolando di sale e insaporendo con pepe, paprika, peperoncino e un ciuffetto di prezzemolo tritato.  Ho aggiunto i peperoni puliti e tagliati a listarelle.

Quando le tagliatelle dopo ca 5 minuti di cottura erano pronte, (assaggiatele magari nel frattempo, forse 4 minuti bastano, dipende dallo spessore che date loro) le ho scolate e fatte saltare in padella con le verdure.

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Spiacente, non sono un’artista dell’impiattamento… ma avevo fame e non volevo farle raffreddare 🙂 🙂 🙂

Ora devo cercare di passare il resto della giornata, il tempo non è migliorato, anzi, piove ed è grigio, ma… vabbè fra poco mi guardo la partita! 🙂

Laura

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Chiudi gli occhi, spegni tutto e buttati


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In fondo è proprio quello che vorremmo tutti, avere il coraggio di tuffarci, per una volta lasciarci alle spalle tutto e tutti ed estraniarci dal mondo, chiuderlo fuori se non completamente quasi del tutto.

Ci sono quei momenti che sei stauro, che tutto quello che ti circonda non fà che aumentare il tuo malessere, ma sei costretto ad andare avanti, a proseguire nelle varie incombenze della vita, vorresti ma non puoi, ti piacerebbe tanto ma, come fai… ???

Beh, ecco a volte ci vuole davvero il peggio del peggio per farti prendere una decisione, per farti dire “basta” adesso ho bisogno di stare con me, di pensare a me, di coccolarmi, di volermi bene.

Non è facile lo sò, non sempre si ha la forza e il coraggio di affrontare un percorso che potrebbe essere fallimentare. I dubbi e le incertezze sono terribili mostri che dobbiamo combattere, affrontare, e avere il coraggio di sconfiggere. Le incognite fanno parte della vita, nessuno, per quanto possa amarci, o volerci proteggere, potrà mai dirci cosa ci riserva il domani, stà a noi scoprirlo.

Ho passato tre giorni fuori dal mondo, lontano da tutti e… sono stata felice! Felice di averlo fatto, felice di aver preso quella decisione. Mi ha fatto bene staccare la spina, fare qualcosa per me, qualcosa che fino a poco prima non avevo il coraggio di fare, ho chiuso gli occhi, ho spento tutto e mi sono buttata.

Laura

 

Però!!


L’ho letto in due giorni e mezzo, e devo dire che nonostante alla fine sia davvero triste, mi è piaciuto moltissimo. Chi di voi lo conosce?

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magari avete visto il film, a me solitamente i film tratti da romanzi che ho già letto non piacciono un granchè. Nelle pagine mi trovo molto più a mio agio, ma molti dicono che sia davvero molto vicino al libro, che non abbia perso la sua bellezza.

Tocca un tema davvero delicato, e sicuramente non di facile gestione, per non parlare del finale… perchè non sempre tutti i libri finiscono come ci aspettiamo, nella vita non c’è sempre il lieto fine… purtroppo! Però ci sono dei passaggi davvero belli, a tratti anche divertenti.

In ogni caso, io ve lo consiglio… poi a voi la scelta ovviamente

Eccovi la trama:

A ventisei anni, Louisa Clark sa tante cose. Sa esattamente quanti passi ci sono tra la fermata dell’autobus e casa sua. Sa che le piace fare la cameriera in un locale senza troppe pretese nella piccola località turistica dove è nata e da cui non si è mai mossa, e probabilmente, nel profondo del suo cuore, sa anche di non essere davvero innamorata di Patrick, il ragazzo con cui è fidanzata da quasi sette anni. Quello che invece ignora è che sta per perdere il lavoro e che, per la prima volta, tutte le sue certezze saranno messe in discussione. A trentacinque anni, Will Traynor sa che il terribile incidente di cui è rimasto vittima gli ha tolto la voglia di vivere. Sa che niente può più essere come prima, e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che invece ignora è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita portando con sé un’esplosione di giovinezza, stravaganza e abiti variopinti. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l’altro per sempre. “Io prima di te” è la storia di un incontro. L’incontro fra una ragazza che ha scelto di vivere in un mondo piccolo, sicuro, senza sorprese e senza rischi, e un uomo che ha conosciuto il successo, la ricchezza e la felicità, e all’improvviso li ha visti dissolversi, ritrovandosi inchiodato su una sedia a rotelle. Due persone profondamente diverse, che imparano a conoscersi senza però rinunciare a se stesse, insegnando l’una all’altra a mettersi in gioco.

Laura

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come il mare d’inverno


Sento un blocco che ostruisce i miei pensieri,

un cancello che sbarra le mie emozioni.

Come in un labirinto vago cercando la via d’uscita,

non mi occorre che sia essa la più facile da raggiungere

non ho paura delle difficoltà e delle montagne da scalare,

voglio solo cercare quella giusta per me, per il mio essere, per la mia persona.

Come il mare d’inverno,

un momento calmo e tranquillo,

ma…

sempre pronta per la prossima mareggiata.

Mi sento come un’onda che continua a sbattere contro la roccia

ma indomita proseguo perchè sono certa che prima o poi la roccia accoglierà il mio richiamo disperato.

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G. Dembech

Nè caso, nè coincidenza

è già scritto nel nostro destino quel che avverà.

Noi inconsapevoli di quel che ci è riservato

vi andiamo incontro, giorno dopo giorno

passo dopo passo, decisione dopo decisione.

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Dietro ognuno di noi una storia, una gioia, un dolore, una vittoria, una sconfitta.

Dietro i nostri passi seminiamo pezzetti del nostro cuore,

raccogliamo briciole d’amore,

doniamo senza remore il nostro tempo,

il nostro tempo… la cosa più preziosa che ci sia.

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Elargiamo sorrisi,

perchè le nostre lacrime le teniamo per noi,

le ingoiamo silenziosamente quando nessuno può scorgerle, cercando di continuare a mantenere il sereno attorno a chi ci circonda e ci ama.

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Carpe diem

cogliamo l’attimo di felicità che la vita ha riserbato per noi,

non lasciamocelo portare via,

custodiamolo gelosamente nel nostro cuore,

non sprechiamolo inutilmente con ripicche o cattiverie gratuite.

Amiamoci noi stessi prima di tutto, sarà più facile elargire amore a chi ci circonda.

Laura

 

 

 

Il mare contro lo stress


L’ho sempre detto che il mare è:
immensità,
vita,
speranza,
gioia,
libertà,
emozione,
voglia di combattere e di ricominciare,
forza ,
avventura,
culla dei sensi,
relax,
impeto,
calma… e chissà quant’altro ancora…
Il mare è!

Laura

https://www.pinterest.ch/lauramattia0307/mare-see-meer/

Creando Idee

Chi affacciandosi alla  finestra vede il mare potrebbe avere in tasca il rimedio definitivo contro ansia e stress. Un beneficio che parchi e aree verdi assicurano solo in parte e a determinate condizioni. Vivere in una casa vista mare riduce lo stress e sembra proteggere la salute mentale. Uno studio statunitense dimostra, che un soggiorno al mare ha il potere quasi immediato di rigenerare lo spirito. La ricerca di Amber, della Michigan University, è la prima a trovare un nesso  tra la possibilità di vedere il mare dalla propria abitazione  un parametro che gli scienziati chiamano blue space e il benessere mentale. I dati sono stati paragonati la vista del mare è considerata un accurato inibitore dei disturbi di ansia e dell’umore. A parità di età, genere, benessere economico, qualità dell’abitazione e del vicinato, la prossimità al mare è risultata un fattore protettore per la salute mentale. Lo stesso effetto…

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Una luce nel buio


Gelo! Ghiaccio che ti scorre nelle vene…

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ombre inquietanti che ti rincorrono in mezzo alla nebbia dei pensieri…

 

nebbia fitta che ti avvolge, ti cattura e ti fà prigioniero….

Vorresti fuggire da tutto questo, liberarti da quelle catene invisibili che avvolgono il tuo essere e non ti lasciano la possibilità di respirare e di riempirti i polmoni d’aria pura e corroborante.

imagesTi continui ad arrabbattare sempre nella stessa cupa sensazione d’impotenza e di oppressione, e nonostante tutto senti dentro di te quella forza che ti arriva dalla speranza di riuscire a trovare la soluzione che risolva tutti i problemi, che ti faccia ritrovare quella serenità e quell’arcobaleno di colori che un giorno ti avvolgeva nel suo abbraccio procurandoti un sorriso come le mille scintille colorate di un bastoncino acceso durante una festa.

Laggiù in fondo a tutto questo nero…

dfawwecon il vento che ti ulula alle spalle sempre la stessa litania, ti schiaffeggia e si scusa, ti aggredisce e chiede perdono, non ti vuole come sei diventato ma non vuol neppure lasciarti andare, chiede venia alle sue follie e nello stesso tempo non può far a meno di sferzarti ancora, di ferirti, di giocare sulla tua debolezza…

 

Laggiù in fondo a tutto questo nero…sgaerg

come un mare in tempesta che cerca d’inghiottirti e di trascinarti sempre più a fondo scorgi in lontantanza…

 

una mano luminosa che ti viene tesa…

una luce nel buio della tua disperazione…

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come un diamante scintillante che ti invita a raccoglierlo…

 

fai di tutto per raggiungerla, per aggrapparti a lei…

perchè sai che… sadf

solo così potrai ritornare al calore dei raggi del sole che scioglieranno il ghiaccio che ti scorre nelle vene e ti riporteranno alla vita.

 

Laura

 

Le tre giornate di Napoli…


Tranquilli nessuna rivoluzione! 🙂

#Ricomincio dai libri

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Ed eccomi di ritorno dalla mia partecipazione alla fiera dei libri di Napoli.

Decisamente una bella esperienza come tutte quelle che si fanno in mezzo ai nostri amati libri. Son felice di avervi partecipato anche se forse, al cospetto di Torino, questa era molto meno imponente… d’altra parte non si trattava di una gara con Torino, ma solo un’ottima iniziativa messa in piedi dall’associazione ad essa dedicata.

L’affluenza ahimè non è stata delle più imponenti, i ragazzi dell’associazione si siano dati molto da fare… ma, probabilmente in parte anche colpevole la location, la gente ha faticato a trovarci. Era ubicata nell’incantevole centro storico di Napoli, all’interno di un bellissimo palazzo antico che una volta veniva utilizzato come Ospedale e Lazzaretto. Si sà che il centro storico delle città raggiungerlo non è semplicissimo, sopratutto se si ci sposta in auto, e anche quella è un’altra delle perplessità che mi hanno colpito una volta presa visione del luogo che non conoscevo. Sapendo quanto la gente ami spostarsi in auto, necessità anche dovuta alla difficoltà del reperimento dei mezzi pubblici, si sarebbe dovuto cercare di organizzare una fiera del genere dove vi fosse stata una vasta possibilità di parcheggio.

Ringraziamo comunque tutti quei temerari che hanno avuto la bontà di venirci a trovare!

Anche la pubblicità forse è stata scarsa. Alcune locandine attaccate nei vari negozi non solo circostanti, forse avrebbero sortito maggior effetto al posto della sola pubblicità sui social o qualche cartellone in città, dove magari non son passati in molti…

Ma l’esperienza e gli errori insegnano a migliorarci. E son certa che per la prossima edizione, quella dell’anno prossimo, tutto sarà maggiormente contemplato.

Io in ogni caso, mi son goduta i tre giorni di fiera e la mia gita nella città di Pulcinella, ho passato delle bellissime giornate in mezzo ai Napoletani, fatto conoscenza di altri autori miei colleghi, e parlato ancora una volta dei miei libri.

A questo proposito lascerò a fondo pagina i video riguardanti la mia opera.

Ora non mi resta che testimoniare con qualche foto la mia presenza in loco e far partecipi anche voi che siete dietro gli schermi e lontano da Napoli di questa bella esperienza.

Grazie a tutti per esser passati di qua

Laura

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Autori ed editore Da destra: Dora Buonfino, Marco Bartiromo (l’editore) Giovanni Carullo, Marina Morelli ed io. Assente Antonio Orselli

Dora Buonfino autrice Avellinese residente da anni a Torino, di due romanzi “Scrivo per te” piccole storie d’amore che incoraggiano a non perder mai l’occasione, di cui avevo tempo fà scritto la mia recensione su questo blog, e “Le mie pagliuzze” la storia vera, ma romanzata in un delicato racconto dell’abuso su minori vista da un bambino.

Giovanni Carullo giovanissimo autore napoletano che a solo 19 anni ha scritto “Giudizio universale” la rivisitazione della Divina commedia su alcuni aspetti che si riferiscono all’inferno Dantesco, lo scrittore cerca di narrare cosa avrebbe potuto vedere Dante nei momenti nei quali, forse colpito dalla crudeltà delle immagini, sveniva. La copertina del libro è stata curata da un bravissimo e simpaticissimo artista napoletano che  ho avuto modo di conoscere Luca Savino

Marina Morelli autrice romana de “Nozioni d’amore – Appunti di un viaggio all’inverso” una lettura introspettiva del proprio io di cui tempo fà avevo scritto una recensione su questo blog.

L’autore mancante Antonio Orselli uno scrittore studioso della cultura e delle tradizioni napoletane che ha scritto “Festa notturna” ispirato appunto alla tradizionale e ormai persa nella notte dei tempi festa di Piedigrotta.

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Conferenza di Giovanni Catullo e Antonio Orselli con Carla Caputo e in primo piano di spalle Luca Savino

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P.S. dimenticavo… se andiamo a Napoli non possiamo assolutamente dimenticarci di gustare un’ottima pizza! La mia era perfetta, ma troppo grande per i miei gusti ed è masta la parte che magari qualcuno preferisce

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