…anche gli animali più ritrosi ti ameranno!
Vi presento le mie due tartarughe, o meglio, a dir il vero proprio mie non sono, son di mia figlia che le ha portate a casa otto anni fà. Son due maschi, figli della stessa nidiata. Hanno ormai 12 anni, si chiamano Pisolo e Speedy. Ma come tutte le mamme, alla fine siamo sempre noi ad occuparci degli animaletti che portano a casa i nostri figli, ci affezioniamo a loro… e loro a noi. Devo dire che le tartarughe non creano poi grandi disturbi, sono abbastanza autosufficienti, se hanno un bel recinto dove cibarsi anche delle erbacce, non chiedono molto. E se vai in vacanza non hai il problema di doverle laciare a qualcuno. Un pò d’insalata, qualche pezzettino di frutta, dei crostini apposta per loro che li riforniscono di vitamine e il gioco è fatto. Non puzzano, non sporcano, e non fanno rumore.

Abbiamo dato loro questi nomi quando li ha portati a casa, perchè sui primi tempi Pisolo dormiva quasi sempre, mentre Speedy correva a destra e sinistra nel loro recinto. Forse dovevano solo ambientarsi, perchè ora sono l’esatto contrario… ma non potevamo saperlo in anticipo. Nonostante abbiano la stessa età crescono in modo differente, un pò come i bambini, e ognuno di loro ha il suo carattere. Pisolo è il più piccolino, è piuttosto dolce, gli piacciono le carezze… ha un piccolo handikap sul carapace, è leggermente schiacciato, forse anche da questo dipende la sua crescita rallentata. Speedy è molto più intraprendente, a volte anche più aggressivo, nonostante dorma molto di più del suo fratellino, a volte mostra il suo lato selvatico, ma anche lui non disdegna le carezze.
Quando si svegliano dal letargo (dormono sottoterra scavando nella loro casetta da ottobre a metà marzo) sono sempre un pò intontiti e ritrosi, ma basta poco, forse riconoscono il suono della voce, non sò, eppure se mi avvicino e li chiamo mi vengono incontro. Come potete vedere nella foto sopra mangiano anche direttamente dalla mia mano.
Amo tutti gli animali, ma ritengo che ognuno di loro abbia il diritto di vivere in un luogo che sia consono, con persone che prima di prendere in considerazione l’idea di prendere un qualsiasi animale, siano sicure di volerlo veramente, e non solo per sfizio.
Mio figlio da piccolo desiderava un cane. A parte che durante la sua infanzia non avevamo un giardino, e la povera bestia avrebbe dovuto passare gran parte della giornata tra le mura di un appartamento, non ho mai realizzato il suo sogno. Ma non perchè non mi piacciano, assolutamente no, un tempo ne ho avuto uno anch’io… sò quanto amore e compagnia possano darti, ma sò anche quanto sia impegnativo, tra casa, lavoro quasi a tempo pieno, figli e tutto il resto… E non me la sono mai sentita di acconsentire a questo suo desiderio, non per cattiveria, ma solo perchè non mi sentivo più in grado di poterlo accudire come dovuto, dedicargli il tempo che meritava, e sapevo che un bambino rischia di lasciarsi prendere dalla foga del momento e poi, beh, poi tocca a noi adulti occuparci dell’animale. Ma ora mio figlio è grande, e un giorno andrà via da casa anche lui… probabilmente anzi quasi sicuramente, realizzerà il suo sogno, già ora mi porta a casa spesso peli di cane, perchè onuno che incontra si deve accucciare a coccolarlo… ma quando avrà il suo amico a quattro zampe sono certa che sarà ben consapevole dell’impegno importante che si assumerà.
Laura