Cosa vuoi di più dalla vita?


Ci son momenti nella vita che ti fermi un attimo a pensare… Provi a fare un resoconto di tutto quello che hai fatto, e ti chiedi se hai dato davvero il massimo, se avresti potuto fare di più…

Hai fatto le tue scelte, per alcuni potevano sembrare azzardate, per altri sbagliate, per altri ancora quelle giuste per te, ma tu… tu che in quel momento hai svoltato quell’angolo, hai preso quella decisione, eri convinto, testardamente convinto di fare la cosa giusta.

E poi arrivi ad un punto che tirando le somme, cominci a trovare le sbavature, i tuoi errori, quello che, ora con il senno di poi, con alle spalle le esperienze vissute, e quello che la vita ti ha insegnato, vorresti avere il potere di correggere.

Ma nonostante, si, ci son momenti che pensi, forse avrei dovuto reagire, agire, comportarmi diversamente, alla fin fine ti dici che no, che in quel momento, in quel preciso istante, per te era giusto comportarti così, che non avevi alternative, che quella scelta era la sola possibile. Perchè non abbiamo una sfera di cristallo nella quale leggere il nostro futuro, e nessuno avrà mai il potere di farci cambiare idea se ne siamo profondamente convinti.

E poi c’è chi ti vive accanto giornalmente, e hai la convinzione che viva le tue battaglie le tue lotte, che voglia assolutamente quello che vuoi tu. E allora combatti, sbatti i piedi, scalci, tieni duro, perchè per amore si ingoiano anche quelle piccole cose che tu non vorresti ma che per un tacito compromesso si è costretti ad accettare. Passano gli anni e ti abitui alla tua vita, l’hai modellata più o meno come pensi che possa essere giusto per te, per la tua famiglia per coloro che vivono con te. Ma inevitabilmente vivendo si cambia, maturando si vedono le cose in un’altra prospettiva, e tu non sei abituato a questi cambiamenti, non ti ci ritrovi, senti che qualcosa ti stà sfuggendo di mano.

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Poi un bel giorno ti accorgi che qualcosa ti stà stretto, che vorresti dell’altro, che sei infelice, che non ce la fai più a combattere. Vorresti bruciare tutto dietro di te e fuggire via. Non vuoi più alzarti la mattina per forza d’inerzia, avviarti al lavoro, quel lavoro che ormai odi profondamente, che non ti appaga, non ti è mai piaciuto, che non vorresti ma che sei costretto a tenere con le unghie e con i denti. Vivi con la consapevolezza che anche se odiato, quel lavoro è l’unica opportunità che ti è concessa per continuare a fare questa vita. Sei preoccupato da come stà andando questo mondo, hai una certa età, non sei ancora vecchio, ma neppure un ragazzino pronto ad affrontare altri sacrifici altre privazioni, e senti come una spada di Damocle sulla testa quella concreta possibilità che se dovessi perdere quel posto tutto il tuo castello potrebbe crollare. Non accetteresti mai di sentirti sconfitto, vuoi essere tu quello che per una volta decide del suo destino. Odi essere costretto, vorresti dare un calcio a tutto e lasciare che la tua vita prenda un’altra direzione, ma senti sulle tue spalle la responsabilità di tutti i tuoi cari, vorresti cambiare la vita di coloro che ami, rendergliela migliore, ma migliore in che senso? Ognuno ha il diritto come hai fatto tu di prendere le proprie decisioni, di fare le proprie scelte, ma tu invece lotti, ti arrabbi, sbraiti, continui a scalciare e pungolare, provochi e cerchi di direzionare coloro che hai intorno dove tu vorresti che andassero. E così facendo non ti accorgi che invece li allontani. Pian piano quella che credevi potesse essere una buona vita, cominci a pensare che invece è solo una trappola, e ti senti come se avessi una sciarpa stretta intorno al collo che ti soffoca e ti toglie il respiro. E arrivi al punto di esserti isolato dal mondo che ti circonda perchè quello che vedi, che senti e che provi non è come quello degli altri esseri umani, vorresti cambiare il mondo ma sai che non è possibile. E ti ritrovi sempre più frustrato a vivere una vita che senti che non ti appartiene.

Vuoi scappare, fuggire da tutto questo e non guardarti più alle spalle, vorresti andare a “vivere” lontano, ma questo tuo voler vivere è fatto di giornate piene di niente, che danno l’impressione di una vita vuota. Ti vuoi allontantare, andare via, dove quel poco che hai risparmiato possa bastarti per vivere senza più doverti alzare la mattina, preoccuparti delle scadenze, delle fatture, delle spese. Dove nessuno si permetta di dirige le tue giornate scandite dalle otto ore lavorative. Vuoi andar via da tutto questo, vuoi smettere di lottare. Ma smettendo di lottare, di progettare, di avere dei traguardi se non quello di non far nulla dalla mattina alla sera, come puoi pensare che possa essere una vera vita? Se ti allontani da tutti coloro che ti vogliono bene, se alzi ancora di più il muro che hai già da tempo cominciato a costruirti intorno, come puoi pensare che vivere da solo possa essere la giusta soluzione?

Ti chiedono “cosa vuoi di più dalla vita?” e tu non rispondi come nella pubblicità… non ti basta un amaro per rallegrarti e farti tornare il sorriso, non ti basta sapere di avere una bella famiglia, di aver costruito qualcosa, di aver lasciato in qualche modo un piccolo segno del tuo passaggio su questa terra. Quello che hai fatto, quello che hai non ti basta più. Tu vuoi un cambiamento radicale, vuoi lasciarti dietro le spalle la vecchia vita fatta di lavoro, responsabilità e incombenze, e vuoi iniziare a pensare e fare solo quello che più ti piace. Forse sarà anche giusto, forse ad un certo punto, dopo aver lavorato per tanti anni, sudato, stretto i denti e ingoiato tanti bocconi amari, è giusto che tu ti prenda il tuo spazio e le redini della tua esistenza. Solo forse, perchè è un rischio, un rischio enorme quello che vuoi correre, lasciarti dietro le spalle la tua vita per intraprenderne una che è un’autentica incognita. Nessuno ha la sfera di cristallo per dirti che così sarai felice, ma se hai deciso, nessuno potrà impedirtelo…

5 risposte a “Cosa vuoi di più dalla vita?”

  1. Una riflessione “pesante”, ma lucida. Hai già deciso?

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    1. Non io… non sono io quella

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      1. Che deve decidere…

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  2. Il cambiamento è una sfida.
    La paura il nostro peggior nemico. Quando riusciamo ad oltrepassarne il limite, abbiamo già vinto!

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    1. Si è vero. La paura è il nostro peggior nemico sia che si voglia o non si voglia cambiare

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